Il presente contributo mira a fornire alcuni spunti di riflessione sul possibile apporto che discipline quali la linguistica acquisizionale e la tipologia linguistica possono fornire alle teorie sulle origini del linguaggio verbale. Quanto alla prima disciplina, l’acquisizione di lingue straniere in ambiente naturale crea una finestra di osservazione cruciale ai fini della comprensione del linguaggio umano nei suoi aspetti tipologici ed evolutivi, poiché dà espressione a ciò che è: 1. comunicativamente più urgente; 2. pragmaticamente più trasparente; 3. cognitivamente e tipologicamente più neutrale (meno marcato). I processi di apprendimento spontaneo di una lingua seconda (L2) danno luogo, nelle loro prime fasi, a sistemi comunicativi semplici (cfr., per esempio, Klein & Perdue 1992, 1997; Giacalone Ramat 2003) che, nel loro funzionamento e strutturazione, potrebbero essere, per molti versi, il riflesso di tappe intermedie tra forme primitive di linguaggio e l’attuale complessità delle lingue naturali (così anche i pidgins, il linguaggio infantile e le lingue dei segni naturali). Quanto agli studi di tipologia linguistica, essi descrivono le preferenze e le regolarità espresse dalla mente umana attraverso il linguaggio verbale (“universali linguistici”), conducendo all’individuazione dei principi che presiedono alla maggiore o minore marcatezza tipologica. Sulla base delle premesse appena esposte, il presente contributo introdurrà ad una serie di lavori che supportano l’idea di un apporto proficuo della linguistica acquisizionale alle teorie sulle protolingue e alla tipologia linguistica

Studi acquisizionali, origine delle lingue e linguistica tipologica: possono queste branche interagire tra loro? / Giuliano, Patrizia. - (2022), pp. 111-126.

Studi acquisizionali, origine delle lingue e linguistica tipologica: possono queste branche interagire tra loro?

Patrizia Giuliano
2022

Abstract

Il presente contributo mira a fornire alcuni spunti di riflessione sul possibile apporto che discipline quali la linguistica acquisizionale e la tipologia linguistica possono fornire alle teorie sulle origini del linguaggio verbale. Quanto alla prima disciplina, l’acquisizione di lingue straniere in ambiente naturale crea una finestra di osservazione cruciale ai fini della comprensione del linguaggio umano nei suoi aspetti tipologici ed evolutivi, poiché dà espressione a ciò che è: 1. comunicativamente più urgente; 2. pragmaticamente più trasparente; 3. cognitivamente e tipologicamente più neutrale (meno marcato). I processi di apprendimento spontaneo di una lingua seconda (L2) danno luogo, nelle loro prime fasi, a sistemi comunicativi semplici (cfr., per esempio, Klein & Perdue 1992, 1997; Giacalone Ramat 2003) che, nel loro funzionamento e strutturazione, potrebbero essere, per molti versi, il riflesso di tappe intermedie tra forme primitive di linguaggio e l’attuale complessità delle lingue naturali (così anche i pidgins, il linguaggio infantile e le lingue dei segni naturali). Quanto agli studi di tipologia linguistica, essi descrivono le preferenze e le regolarità espresse dalla mente umana attraverso il linguaggio verbale (“universali linguistici”), conducendo all’individuazione dei principi che presiedono alla maggiore o minore marcatezza tipologica. Sulla base delle premesse appena esposte, il presente contributo introdurrà ad una serie di lavori che supportano l’idea di un apporto proficuo della linguistica acquisizionale alle teorie sulle protolingue e alla tipologia linguistica
2022
9788865428375
Studi acquisizionali, origine delle lingue e linguistica tipologica: possono queste branche interagire tra loro? / Giuliano, Patrizia. - (2022), pp. 111-126.
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