Iago è, senza dubbio, uno dei villain più affascinanti del teatro elisabettiano. Sin dalle prime scene emergono i tratti che maggiormente lo caratterizzano: la violenza e l’ambiguità dell’espressione linguistica e la scaltrezza nel mutare repentinamente atteggiamento e linguaggio a seconda delle circostanze e dell’interlocutore di turno. Ma se a ciascuno degli altri personaggi Iago si rivela in una soltanto delle sue molteplici identità fittizie, allo spettatore è dato invece di intuirne i veloci ‘cambi di maschera’ e di percepirne, come diretta conseguenza, la natura polivalente e falsa. Questo saggio, soffermandosi su quelle scene in cui l’alfiere assume i tratti – riformulati, ribaltati o ‘deformati’ – di personaggi della tradizione comica quali il servus callidus plautino o il jester inglese, si propone di dimostrare come alcune peculiarità del suo carisma negativo derivino proprio dagli effetti particolarmente prolifici sortiti in lui da quella commistione tra elementi tragici e comici su cui si fonda molta della potenza drammatica di Othello.
«Iago: un clown che fa paura. Deformazioni del comico in Othello», in «Kings and Clowns. Il (non)senso del Tragicomico» / Leonardi, Angela. - (2021), pp. 31-43.
«Iago: un clown che fa paura. Deformazioni del comico in Othello», in «Kings and Clowns. Il (non)senso del Tragicomico»
Angela Leonardi
2021
Abstract
Iago è, senza dubbio, uno dei villain più affascinanti del teatro elisabettiano. Sin dalle prime scene emergono i tratti che maggiormente lo caratterizzano: la violenza e l’ambiguità dell’espressione linguistica e la scaltrezza nel mutare repentinamente atteggiamento e linguaggio a seconda delle circostanze e dell’interlocutore di turno. Ma se a ciascuno degli altri personaggi Iago si rivela in una soltanto delle sue molteplici identità fittizie, allo spettatore è dato invece di intuirne i veloci ‘cambi di maschera’ e di percepirne, come diretta conseguenza, la natura polivalente e falsa. Questo saggio, soffermandosi su quelle scene in cui l’alfiere assume i tratti – riformulati, ribaltati o ‘deformati’ – di personaggi della tradizione comica quali il servus callidus plautino o il jester inglese, si propone di dimostrare come alcune peculiarità del suo carisma negativo derivino proprio dagli effetti particolarmente prolifici sortiti in lui da quella commistione tra elementi tragici e comici su cui si fonda molta della potenza drammatica di Othello.File | Dimensione | Formato | |
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IAGO UN CLOWN CHE FA PAURA_DEFORMAZIONI DEL COMICO IN OTHELLO_LEONARDI-5.pdf
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