La naturale attitudine del bambino a fantasticare intorno alle proprie origini definita da Freud ne Il romanzo familiare dei nevrotici (1908) può offrire un’utile chiave di lettura per indagare anche il romanzo familiare come genere letterario. L’interesse per la genealogia e la ricostruzione del passato familiare è un dato significativo del romanzo contemporaneo nel quale si registra un frequente desiderio degli autori di ripercorrere i rami del proprio albero genealogico per scandagliare, con passione speleologica e documentaria, il sottosuolo delle dinamiche parentali, delle relazioni orizzontali e verticali che hanno dato corpo alla struttura familiare cui appartengono. Mentre gli intrecci familiari, finzionali e corali, si confermano lo schema privilegiato di recenti bestseller e della serialità televisiva, la letteratura highbrow sembra per contro arroccarsi in una forma di scrittura più intima e legata al vissuto di chi racconta. Il risultato è un genere ibrido posto al confine tra romanzo familiare, romanzo storico e scrittura del sé: si tratta delle “memorie di famiglia”, intese come narrazioni delle vicende di una famiglia lungo più generazioni, filtrate attraverso il punto di vista di uno dei suoi discendenti. Prendendo in esame un corpus composto da romanzi degli ultimi decenni italiani – Il gioco dei regni (1993) di Clara Sereni; Il mio nome a memoria (2001) di Giorgio van Straten; Un cappello pieno di ciliegie (2008) di Oriana Fallaci – ed europei – Il labirinto del mondo (1974-88), di Marguerite Yourcenar; Harmonia caelestis (2000) e L’edizione corretta di Harmonia Caelestis (2002) di Peter Esthérazy – si proverà a ragionare da un lato sulle caratteristiche che accomunano questa categoria di testi al genere del romanzo familiare vero e proprio (es. estenzione crononologica vs. concentrazione spaziale; presenza di più generazioni in diacronia e/o sincronia; centralità dei riti familiari e conflitto intra- e inter-generazionale); dall’altro sulle forze centrifughe che sembrano ricondurre le memorie di famiglia ad altri generi romanzeschi, primo tra tutti il romanzo storico (uso delle fonti materiali e immateriali; rapporto tra fatto e finzione; ambiguità tra «vero, falso e finto»).

Una storia di ombre. Immaginazione delle origini e indagine genealogica nel romanzo contemporaneo / Abignente, Elisabetta. - (2020), pp. 243-263.

Una storia di ombre. Immaginazione delle origini e indagine genealogica nel romanzo contemporaneo

Elisabetta Abignente
2020

Abstract

La naturale attitudine del bambino a fantasticare intorno alle proprie origini definita da Freud ne Il romanzo familiare dei nevrotici (1908) può offrire un’utile chiave di lettura per indagare anche il romanzo familiare come genere letterario. L’interesse per la genealogia e la ricostruzione del passato familiare è un dato significativo del romanzo contemporaneo nel quale si registra un frequente desiderio degli autori di ripercorrere i rami del proprio albero genealogico per scandagliare, con passione speleologica e documentaria, il sottosuolo delle dinamiche parentali, delle relazioni orizzontali e verticali che hanno dato corpo alla struttura familiare cui appartengono. Mentre gli intrecci familiari, finzionali e corali, si confermano lo schema privilegiato di recenti bestseller e della serialità televisiva, la letteratura highbrow sembra per contro arroccarsi in una forma di scrittura più intima e legata al vissuto di chi racconta. Il risultato è un genere ibrido posto al confine tra romanzo familiare, romanzo storico e scrittura del sé: si tratta delle “memorie di famiglia”, intese come narrazioni delle vicende di una famiglia lungo più generazioni, filtrate attraverso il punto di vista di uno dei suoi discendenti. Prendendo in esame un corpus composto da romanzi degli ultimi decenni italiani – Il gioco dei regni (1993) di Clara Sereni; Il mio nome a memoria (2001) di Giorgio van Straten; Un cappello pieno di ciliegie (2008) di Oriana Fallaci – ed europei – Il labirinto del mondo (1974-88), di Marguerite Yourcenar; Harmonia caelestis (2000) e L’edizione corretta di Harmonia Caelestis (2002) di Peter Esthérazy – si proverà a ragionare da un lato sulle caratteristiche che accomunano questa categoria di testi al genere del romanzo familiare vero e proprio (es. estenzione crononologica vs. concentrazione spaziale; presenza di più generazioni in diacronia e/o sincronia; centralità dei riti familiari e conflitto intra- e inter-generazionale); dall’altro sulle forze centrifughe che sembrano ricondurre le memorie di famiglia ad altri generi romanzeschi, primo tra tutti il romanzo storico (uso delle fonti materiali e immateriali; rapporto tra fatto e finzione; ambiguità tra «vero, falso e finto»).
2020
978-88-3339-454-1
Una storia di ombre. Immaginazione delle origini e indagine genealogica nel romanzo contemporaneo / Abignente, Elisabetta. - (2020), pp. 243-263.
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Descrizione: Una storia di ombre. Immaginazione delle origini e indagine genealogica nel romanzo contemporaneo
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