Introduzione. L’anastomosi biliare viene ritenuta tutt’oggi il tallone di Achille del trapianto di fegato (LT) poiché nonostante i progressi chirurgici l’incidenza di stenosi biliare è circa del 30%. E’ opinione comune fra i chirurghi che la lunghezza della via biliare extraepatica preanastomotica del graft debba essere la minore possibile, al fine di preservare la vascolarizzazione biliare, anche se questo dato non risulta mai analizzato. Scopo del presente studio è stato verificare se la lunghezza del dotto epatico comune del graft preanastomotico in pazienti con anastomosi biliare T-T influenza la comparsa di stenosi o fistole biliari in pazienti sottoposti a LT. Materiali e metodi. Dal 8-2005 al 4-2014 sono stati eseguiti 323 Trapianti di fegato in 307 pazienti. I criteri di inclusione nello studio sono stati: primo LT, anastomosi duct-to-duct con interposizione di tubo di Kehr, follow-up minimo di 3 mesi, possibilità di misurazione della distanza della via biliare nella colangiografia eseguita routinariamente ad una settimana post-LT. In 202 pazienti è stata misurata la distanza fra il punto superiore della biforcazione biliare di primo ordine ed il punto dell’anastomosi biliare T-T. Risultati. Dopo un follow-up medio di 43±28 mesi, 46(22.8%) pazienti hanno sviluppato una stenosi biliare, di cui 38(18.8) a livello anastomotico. In 15 (7.4%) casi si è verificata una fistola biliare. La lunghezza media della via biliare extraepatica pre-anastomotica del graft è risultata di 34.1±9.8 mm nei pazienti che non hanno sviluppato una stenosi della via biliare vs 36.3±9.9 mm dei pazienti con stenosi della via biliare (p=0.19). La lunghezza media è risultata di 34.2±9.7 mm vs 36.3±10.5 mm rispettivamente nei pazienti che non hanno sviluppato una stenosi anastomotica vs pazienti che hanno sviluppato una stenosi anastomotica (p=0.23). La lunghezza media della via biliare extraepatica del graft pre-anastomotica è risultata di 34.3±9.5 mm vs 38.9±13 mm rispettivamente nei pazienti che hanno non sviluppato una fistola biliare e che hanno sviluppato una fistola biliare (p=0.078). Anche nelle sottocategorie relative ai parametri del donatore (sesso, età, DRI), del ricevente (sesso, MELD, HCV) e generali (ischemia totale, D-MELD) la lunghezza della via biliare pre-anastomostica non è risultata un fattore di rischio statisticamente significativa per lo sviluppo di stenosi biliari anastomotiche. Discussione. Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, la lunghezza della via biliare pre-anastomotica del graft non è risultata un fattore di rischio statisticamente correlato con lo sviluppo di complicanze biliari dopo trapianto di fegato.

La lunghezza della via biliare preanastomotica è un fattore di rischio di complicanze biliari dopo trapianto di fegato? / Montalti, R; Nicolini, D; Lanari, J; Mocchegiani, F; Vecchi, A; Vincenzi, V; Federici, A; Pansini, M; Agostini, A; Giovagnoni, A; Vivarelli,. - (2014). (Intervento presentato al convegno XXXVIII Congresso Nazionale della Società Italiana Trapianti d’Organo - SITO tenutosi a Siena nel 24-26 Settembre 2014).

La lunghezza della via biliare preanastomotica è un fattore di rischio di complicanze biliari dopo trapianto di fegato?

Montalti R
;
2014

Abstract

Introduzione. L’anastomosi biliare viene ritenuta tutt’oggi il tallone di Achille del trapianto di fegato (LT) poiché nonostante i progressi chirurgici l’incidenza di stenosi biliare è circa del 30%. E’ opinione comune fra i chirurghi che la lunghezza della via biliare extraepatica preanastomotica del graft debba essere la minore possibile, al fine di preservare la vascolarizzazione biliare, anche se questo dato non risulta mai analizzato. Scopo del presente studio è stato verificare se la lunghezza del dotto epatico comune del graft preanastomotico in pazienti con anastomosi biliare T-T influenza la comparsa di stenosi o fistole biliari in pazienti sottoposti a LT. Materiali e metodi. Dal 8-2005 al 4-2014 sono stati eseguiti 323 Trapianti di fegato in 307 pazienti. I criteri di inclusione nello studio sono stati: primo LT, anastomosi duct-to-duct con interposizione di tubo di Kehr, follow-up minimo di 3 mesi, possibilità di misurazione della distanza della via biliare nella colangiografia eseguita routinariamente ad una settimana post-LT. In 202 pazienti è stata misurata la distanza fra il punto superiore della biforcazione biliare di primo ordine ed il punto dell’anastomosi biliare T-T. Risultati. Dopo un follow-up medio di 43±28 mesi, 46(22.8%) pazienti hanno sviluppato una stenosi biliare, di cui 38(18.8) a livello anastomotico. In 15 (7.4%) casi si è verificata una fistola biliare. La lunghezza media della via biliare extraepatica pre-anastomotica del graft è risultata di 34.1±9.8 mm nei pazienti che non hanno sviluppato una stenosi della via biliare vs 36.3±9.9 mm dei pazienti con stenosi della via biliare (p=0.19). La lunghezza media è risultata di 34.2±9.7 mm vs 36.3±10.5 mm rispettivamente nei pazienti che non hanno sviluppato una stenosi anastomotica vs pazienti che hanno sviluppato una stenosi anastomotica (p=0.23). La lunghezza media della via biliare extraepatica del graft pre-anastomotica è risultata di 34.3±9.5 mm vs 38.9±13 mm rispettivamente nei pazienti che hanno non sviluppato una fistola biliare e che hanno sviluppato una fistola biliare (p=0.078). Anche nelle sottocategorie relative ai parametri del donatore (sesso, età, DRI), del ricevente (sesso, MELD, HCV) e generali (ischemia totale, D-MELD) la lunghezza della via biliare pre-anastomostica non è risultata un fattore di rischio statisticamente significativa per lo sviluppo di stenosi biliari anastomotiche. Discussione. Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, la lunghezza della via biliare pre-anastomotica del graft non è risultata un fattore di rischio statisticamente correlato con lo sviluppo di complicanze biliari dopo trapianto di fegato.
2014
La lunghezza della via biliare preanastomotica è un fattore di rischio di complicanze biliari dopo trapianto di fegato? / Montalti, R; Nicolini, D; Lanari, J; Mocchegiani, F; Vecchi, A; Vincenzi, V; Federici, A; Pansini, M; Agostini, A; Giovagnoni, A; Vivarelli,. - (2014). (Intervento presentato al convegno XXXVIII Congresso Nazionale della Società Italiana Trapianti d’Organo - SITO tenutosi a Siena nel 24-26 Settembre 2014).
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