Giovanni Pontano tra giardini, botanica e Schola Medica Salernitana

Nel corso del seminario si è puntata l’attenzione sulla produzione poetica latina di Giovanni Gioviano Pontano, esponente di spicco dell’Umanesimo napoletano e successore di Antonio Panormita alla guida della celebre Accademia napoletana, che in seguito sarebbe stata detta, in suo onore, Pontaniana. Ci si è soffermeti, in particolar modo, sul De hortis Hesperidum, un poema didascalico in due libri sulla coltivazione dei cedri, che l’umanista dedicò a Francesco Gonzaga, signore di Mantova. «Nell’innovativo ed estremo poema De hortis Hesperidum – dichiara Iacono – Giovanni Pontano si occupa di scienza botanica, ed in particolare della coltivazione degli agrumi, intrecciando poesia, scienza, erudizione e mitologia. Il grande maestro dell’umanesimo aragonese compie qui anche un’ulteriore innovazione rispetto alla tradizione scientifica e medica rappresentata dalla Schola Medica Salernitana, fondando una nuova botanica sganciata dalla prassi medica e terapeutica».