Spazi di opposizione e di sintesi fra Natura e Cultura: il caso dell'Arcadia

L’Arcadia, regione montuosa al centro dl Peloponneso, risulta per più aspetti un luogo, sia reale sia ideale, in cui Natura e Cultura si confrontano serratamente. La natura montuosa e il paesaggio impervio condiziona da sempre la vita dei suoi abitanti, imponendo l’isolatezza, un regime di vita difficile e aspro, una mentalità ‘chiusa’ e un’attitudine necessariamente poco incline allo sviluppo economico e culturale: la Natura, in questo senso, non si concilia con la Cultura. Terra di un popolo ritenuto autoctono, l’Arcadia offre ai suoi abitanti ghiande da mangiare, un regime alimentare ‘naturale’, ma lontano dalla dimensione umana. Ma l’isolatezza naturale degli Arcadi rivela anche il suo lato buono: gli Arcadi sono ingenui, ‘brava gente’, di animo puro, lontani dai guasti della vita civile e progredita; la Natura, in Arcadia, ancora qui è in contrasto con la Cultura, ma incontra l’Etica. L’autoconsapevolezza di una condizione arretrata e primitiva conduce finalmente, in Arcadia, la Natura a incontrare la Cultura: l’invenzione della musica e il suo utilizzo a scopo pubblico ed educativo conduce all’ordine, alla disciplina, alla civiltà, alla Cultura. L’incontro intende mettere in luce il drammatico e poi appianato contrasto fra Natura e Cultura che è sotteso all’immagine oleografica e tradizionale di un paese montuoso eppur felice, dove rozzi pastori conoscono l’arte del canto e della poesia: l’Arcadia.