Seminario "Scritture in transito tra letteratura e cinema"

“SCRITTURE IN TRANSITO TRA LETTERATURA E CINEMA” L'uomo cinematografico Il ciclo di seminari, rivolto agli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale del Dipartimento di Studi Umanistici della “Federico II”, prosegue l’attività intrapresa nel 2013 e proseguita nel 2014, nel 2015 e nel 2016. Si tratta di un seminario-laboratorio, patrocinato dal Dipartimento di Studi Umanistici della “Federico II” e dedicato ai rapporti tra letteratura e cinema. Durante i lavori seminariali, saranno ricostruite le tappe fondamentali dell’effetto-cinema nell’immaginario novecentesco e i punti di contatto tra i codici della pagina scritta e quelli dell’immagine-movimento. Le pagine letterarie e gli schermi cinematografici saranno considerati confinanti, disponibili a innesti e contaminazioni, ma in un rapporto di forze sempre diverso, in cui le trame delle storie possono intrecciarsi, ma anche dissolversi, nel montaggio cinematografico. Negli incontri, che si terranno con cadenza settimanale da marzo a maggio 2017 nell'aula Piovani, l’effetto cinema sarà messo a fuoco attraverso il definirsi attraverso le immagini-movimento dell"Uomo cinematografico", cercando i punti di coincidenza tra l'uomo immaginario di Morin e l'homo fictus del romanzo novecentesco, partendo dalla scoperta del volto attraverso la microfisionomia del cinema muto (Balazs) e dai suoi effetti nel mondo di carta, per poi passare dal cinema di pura visione all'avvento della voce umana, incrociando l'«invasione vittoriosa dei brutti», descritta da Debenedetti all'interno delle trame della letteratura modernista, con i nuovi corpi proiettati sullo schermo, da quelli deformi di Freaks e di vecchi e nuovi uomini-bestia, a quelli altrettanto mostruosi di uomini medi e piccolo borghesi, accostando infine le facoltà potenziate di mutanti e supereroi, avatar, cyborg alle recenti definizioni di post-umanesimo e di homo tecnologicus, in cerca di quella traccia umana che, anche in un umanesimo decentrato e scandito da cancellazioni e svuotamenti (Marchesini), continua a persistere nella terra di mezzo dell'immaginario.