Il contributo è dedicato a uno studioso al quale la storiografia linguistica ha riservato in genere uno spazio modesto, nonostante il nome e le opere abbiano avuto ampia circolazione tra i contemporanei: fu infatti una delle più alte espressioni della linguistica ottocentesca, meglio noto, attraverso le biografie e note saussuriane, come l'americano William Dwight Whitney. Whitney occupa un posto di rilievo nella storia della linguistica anche e soprattutto in quanto fu autore di uno dei primi testi introduttivi alla disciplina; a Whitney si deve un contributo significativo alla costruzione delle fondamenta stesse della linguistica generale, nonostante il suo apporto alla disciplina sia stato spesso taciuto o trascurato. Nella sua opera emergono in primo piano concetti che gli studiosi tedeschi avevano ignorato, come quello di un segno linguistico arbitrario e convenzionale, o ai quali avevano dato poca importanza, come quello della comunicazione, quando non li avevano addirittura rifiutati. Allo stesso tempo si fa strada una concezione del linguaggio come mezzo di comunicazione e come istituzione. Whitney espresse quindi una posizione per certi versi allineata al suo tempo, per molti altri rappresenta invece un momento di rottura. Il contributo analizza anche aspetti del metodo, in questo e in altri testi coevi, come l'uso delle metafore.

Appunti di storiografia linguistica del secondo Ottocento: manuali e metafore. The Life and Growth of Language di William Dwight Whitney / Dovetto, Francesca M.. - (2017), pp. 251-271.

Appunti di storiografia linguistica del secondo Ottocento: manuali e metafore. The Life and Growth of Language di William Dwight Whitney

Francesca M. Dovetto
2017

Abstract

Il contributo è dedicato a uno studioso al quale la storiografia linguistica ha riservato in genere uno spazio modesto, nonostante il nome e le opere abbiano avuto ampia circolazione tra i contemporanei: fu infatti una delle più alte espressioni della linguistica ottocentesca, meglio noto, attraverso le biografie e note saussuriane, come l'americano William Dwight Whitney. Whitney occupa un posto di rilievo nella storia della linguistica anche e soprattutto in quanto fu autore di uno dei primi testi introduttivi alla disciplina; a Whitney si deve un contributo significativo alla costruzione delle fondamenta stesse della linguistica generale, nonostante il suo apporto alla disciplina sia stato spesso taciuto o trascurato. Nella sua opera emergono in primo piano concetti che gli studiosi tedeschi avevano ignorato, come quello di un segno linguistico arbitrario e convenzionale, o ai quali avevano dato poca importanza, come quello della comunicazione, quando non li avevano addirittura rifiutati. Allo stesso tempo si fa strada una concezione del linguaggio come mezzo di comunicazione e come istituzione. Whitney espresse quindi una posizione per certi versi allineata al suo tempo, per molti altri rappresenta invece un momento di rottura. Il contributo analizza anche aspetti del metodo, in questo e in altri testi coevi, come l'uso delle metafore.
2017
978-88-6274-797-4
Appunti di storiografia linguistica del secondo Ottocento: manuali e metafore. The Life and Growth of Language di William Dwight Whitney / Dovetto, Francesca M.. - (2017), pp. 251-271.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/700855
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