L’intervento si sofferma sui cambiamenti nei sistemi clientelari nel Mezzogiorno (ma si potrebbe dire, entro certi limiti, in Italia) dal dopoguerra in poi. Dal modello clientelare dei notabili alla svolta "fanfaniana" e all’ ascesa dei professionisti della politica, dai politici-imprenditori degli anni 80 al neonotabilato politico degli ultimi 20 anni. Quest’ultima fase è caratterizzata dalla crisi del clientelismo di partito e dall'emersione di nuove centrali di raccolta del consenso in sede locale. Prima le associazioni e i circoli culturali, poi i comitati elettorali dei leader più influenti e poi in ultimo i centri servizi (Caf, patronati e altre tipologie di agenzie). In questi passaggi si notano una riduzione del valore di scambio del voto politico (un riflesso della crisi del clientelismo di partito basato sui grandi flussi di spesa pubblica) e una relativa autonomia di questi circuiti di scambio a livello territoriale che restituiscono l'immagine di un quadro politico frammentato e in cui diventa protagonista una sorta di micronotabilato locale. Il voto diventa fortemente territorializzato e lo scambio si arricchisce di elementi affettivi e identitari relativi ai circuiti familiari e di vicinato (i politici di quartiere). Nella fase degli ultimi 20 anni, come conseguenza della crisi della politica, il consenso oscilla (non in modo alternativo) tra opzioni monocratiche promosse attraverso i media e il rapporto diretto col voto d'opinione (l'esplosione dei nuovi sindaci negli anni 90, il gradimento verso Berlusconi, fino al clamoroso risultato elettorale recente di Renzi) e una opzione di costruzione del consenso minuto costruito attraverso l'azione particolaristica di un nuovo micronotabilato locale, che lavora essenzialmente mediando il rapporto con la PA. Per citare Gunther Roth e il suo libretto "Potere personale e clientelismo" abbiamo insieme un personalismo universalistico (basato sulle leadership monocratiche) e un personalismo particolaristico (il cui perno è rappresentato dall'azione territorializzata dei politici di quartiere).

Vecchio e Nuovo clientelismo nel Mezzogiorno / Brancaccio, Luciano. - (2014). (Intervento presentato al convegno Politica e appartenenza: vizi e virtù a partire dal caso cosentino tenutosi a Villa Rendano, Cosenza nel 27 giugno).

Vecchio e Nuovo clientelismo nel Mezzogiorno

BRANCACCIO, LUCIANO
2014

Abstract

L’intervento si sofferma sui cambiamenti nei sistemi clientelari nel Mezzogiorno (ma si potrebbe dire, entro certi limiti, in Italia) dal dopoguerra in poi. Dal modello clientelare dei notabili alla svolta "fanfaniana" e all’ ascesa dei professionisti della politica, dai politici-imprenditori degli anni 80 al neonotabilato politico degli ultimi 20 anni. Quest’ultima fase è caratterizzata dalla crisi del clientelismo di partito e dall'emersione di nuove centrali di raccolta del consenso in sede locale. Prima le associazioni e i circoli culturali, poi i comitati elettorali dei leader più influenti e poi in ultimo i centri servizi (Caf, patronati e altre tipologie di agenzie). In questi passaggi si notano una riduzione del valore di scambio del voto politico (un riflesso della crisi del clientelismo di partito basato sui grandi flussi di spesa pubblica) e una relativa autonomia di questi circuiti di scambio a livello territoriale che restituiscono l'immagine di un quadro politico frammentato e in cui diventa protagonista una sorta di micronotabilato locale. Il voto diventa fortemente territorializzato e lo scambio si arricchisce di elementi affettivi e identitari relativi ai circuiti familiari e di vicinato (i politici di quartiere). Nella fase degli ultimi 20 anni, come conseguenza della crisi della politica, il consenso oscilla (non in modo alternativo) tra opzioni monocratiche promosse attraverso i media e il rapporto diretto col voto d'opinione (l'esplosione dei nuovi sindaci negli anni 90, il gradimento verso Berlusconi, fino al clamoroso risultato elettorale recente di Renzi) e una opzione di costruzione del consenso minuto costruito attraverso l'azione particolaristica di un nuovo micronotabilato locale, che lavora essenzialmente mediando il rapporto con la PA. Per citare Gunther Roth e il suo libretto "Potere personale e clientelismo" abbiamo insieme un personalismo universalistico (basato sulle leadership monocratiche) e un personalismo particolaristico (il cui perno è rappresentato dall'azione territorializzata dei politici di quartiere).
2014
Vecchio e Nuovo clientelismo nel Mezzogiorno / Brancaccio, Luciano. - (2014). (Intervento presentato al convegno Politica e appartenenza: vizi e virtù a partire dal caso cosentino tenutosi a Villa Rendano, Cosenza nel 27 giugno).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/590119
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact