Tra le risorse naturali l’acqua è senz’altro quella che, a causa delle diverse condizioni climatiche, è distribuita sul pianeta con maggior disuguaglianza. D’altra parte la crescita economica che implica in ogni paese lo sviluppo dell’agricoltura, dell’industria e dell’urbanizzazione, pone il problema dell’eccessivo consumo di acqua e dei danni alla sua qualità. Quindi, l’obiettivo è di riuscire a disporre di una risorsa idrica in quantità sufficiente e di caratteristiche accettabili, in funzione degli usi ai quali essa è destinata. La Banca Mondiale ha valutato che quattro fattori principali sono attribuibili alla penuria della risorsa acqua: - la frammentazione della sua gestione tra i numerosi enti pubblici e privati ; - un accentramento spesso eccessivo dei sistemi di gestione, sotto lo stretto controllo dello Stato e con minima apertura all’iniziativa privata ; - il ritenere l’acqua un bene gratuito o di basso costo ; - la mancata attuazione di una gestione globale che stabilisce invece un legame tra la qualità dell’acqua, la salute, l’ambiente e lo sviluppo economico. La politica delle acque diventa sempre più spesso un obiettivo strategico all’origine di situazioni di conflitto tra Stati interessati alla spartizione delle risorse idriche e alla cogestione delle infrastrutture di stoccaggio e di trasporto. Ci si attende, dunque, dalla Società Internazionale la capacità di imporre una più equa ripartizione idrica come garanzia degli equilibri politici.

La politica delle acque come obiettivo strategico europeo / A., Petrone; Valletrisco, Maria. - (2001). (Intervento presentato al convegno L'Euro/pa scenari del passato e prospettive future tenutosi a Facoltà di Economia Università di Napoli Federico II nel 3 - 5 aprile 2000).

La politica delle acque come obiettivo strategico europeo

VALLETRISCO, MARIA
2001

Abstract

Tra le risorse naturali l’acqua è senz’altro quella che, a causa delle diverse condizioni climatiche, è distribuita sul pianeta con maggior disuguaglianza. D’altra parte la crescita economica che implica in ogni paese lo sviluppo dell’agricoltura, dell’industria e dell’urbanizzazione, pone il problema dell’eccessivo consumo di acqua e dei danni alla sua qualità. Quindi, l’obiettivo è di riuscire a disporre di una risorsa idrica in quantità sufficiente e di caratteristiche accettabili, in funzione degli usi ai quali essa è destinata. La Banca Mondiale ha valutato che quattro fattori principali sono attribuibili alla penuria della risorsa acqua: - la frammentazione della sua gestione tra i numerosi enti pubblici e privati ; - un accentramento spesso eccessivo dei sistemi di gestione, sotto lo stretto controllo dello Stato e con minima apertura all’iniziativa privata ; - il ritenere l’acqua un bene gratuito o di basso costo ; - la mancata attuazione di una gestione globale che stabilisce invece un legame tra la qualità dell’acqua, la salute, l’ambiente e lo sviluppo economico. La politica delle acque diventa sempre più spesso un obiettivo strategico all’origine di situazioni di conflitto tra Stati interessati alla spartizione delle risorse idriche e alla cogestione delle infrastrutture di stoccaggio e di trasporto. Ci si attende, dunque, dalla Società Internazionale la capacità di imporre una più equa ripartizione idrica come garanzia degli equilibri politici.
2001
La politica delle acque come obiettivo strategico europeo / A., Petrone; Valletrisco, Maria. - (2001). (Intervento presentato al convegno L'Euro/pa scenari del passato e prospettive future tenutosi a Facoltà di Economia Università di Napoli Federico II nel 3 - 5 aprile 2000).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/480245
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