Il linguaggio è spesso per le donne il luogo di un'esclusione e di una negazione: come ha asserito Spender (1980), lo spazio semantico che viene loro attribuito è per lo più uno spazio "negativo" e ciò emerge con particolare evidenza dall'analisi del lessico che designa il mondo femminile. Diverse ricognizioni in più ambiti tematici legati al femminile (per il fr. cfr. Guiraud (1978), Yaguello (1978); per l'it. cfr., da ultimo, Maraschio (2011)) mettono infatti in mostra come la rappresentazione della realtà e il linguaggio che la caratterizza siano fortemente sbilanciati verso uno solo dei due generi, quello maschile. Scopo del contributo è l'esplorazione del lessico legato al mondo femminile (sfera domestica, cura, riproduzione dei corpi) in due importanti dizionari, composti l'uno nell'Ottocento (Tommaseo Bellini 1861-8179) e l'altro nel Novecento (GRADIT 1999), allo scopo di individuare i correlati semantici e strutturali di quello "spazio semantico negativo" evidente sia negli usi metaforici dei lemmi, sia nelle modalità con cui l'italiano ha costruito nel tempo la denominazione al femminile di vecchi e nuovi mestieri. La distanza temporale e prospettica dei due dizionari, l'uno ottocentesco e letterario, l'altro pubblicato in chiusura del sec. XX e rivolto all'italiano dell'uso, consente anche una lettura dei dati raccolti in chiave diacronica.
Metafore e voci al femminile tra TB e Gradit / Dovetto, FRANCESCA MARIA. - (2011). (Intervento presentato al convegno Voci al femminile: donne e lingue straniere nell'Europa moderna tenutosi a Gargnano del Garda, Brescia nel 6-8 giugno 2011).
Metafore e voci al femminile tra TB e Gradit
DOVETTO, FRANCESCA MARIA
2011
Abstract
Il linguaggio è spesso per le donne il luogo di un'esclusione e di una negazione: come ha asserito Spender (1980), lo spazio semantico che viene loro attribuito è per lo più uno spazio "negativo" e ciò emerge con particolare evidenza dall'analisi del lessico che designa il mondo femminile. Diverse ricognizioni in più ambiti tematici legati al femminile (per il fr. cfr. Guiraud (1978), Yaguello (1978); per l'it. cfr., da ultimo, Maraschio (2011)) mettono infatti in mostra come la rappresentazione della realtà e il linguaggio che la caratterizza siano fortemente sbilanciati verso uno solo dei due generi, quello maschile. Scopo del contributo è l'esplorazione del lessico legato al mondo femminile (sfera domestica, cura, riproduzione dei corpi) in due importanti dizionari, composti l'uno nell'Ottocento (Tommaseo Bellini 1861-8179) e l'altro nel Novecento (GRADIT 1999), allo scopo di individuare i correlati semantici e strutturali di quello "spazio semantico negativo" evidente sia negli usi metaforici dei lemmi, sia nelle modalità con cui l'italiano ha costruito nel tempo la denominazione al femminile di vecchi e nuovi mestieri. La distanza temporale e prospettica dei due dizionari, l'uno ottocentesco e letterario, l'altro pubblicato in chiusura del sec. XX e rivolto all'italiano dell'uso, consente anche una lettura dei dati raccolti in chiave diacronica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.