L’apertura delle frontiere e l’incremento del commercio internazionale hanno reso lo scenario competitivo soggetto a maggiori turbolenze ed a imprevedibilità. Negli ultimi anni, quindi, sono emersi alcuni aspetti che fanno prefigurare profonde trasformazioni all’interno di tali realtà produttive. Il modello distrettuale, che si è affermato come modello di produzione industriale con caratteristiche di efficienza e di innovazione. ha visto aumentare la concorrenza delle imprese operanti in aree a basso costo dei fattori. Tale concorrenza si è palesata in particolare per i distretti tradizionali che vedeono nei vantaggi di costo una componente determinante alla base del successo del modello distrettuale. Nel contributo, quindi, viene svolto un lavoro di analisi, basato su dati provenienti da fonti dirette e derivate, che ha ad oggetto alcune delle reti distrettuali di tipo tradizionale della regione Campania (quella del conciario di Solfora, quella del tessile, abbigliamento e calzature di Grumo Nevano-Aversa, quella del tessile, abbigliamento di San Giuseppe Vesuviano e quella dell’agroalimentare di Nocera Inferiore-Gragnano). Tale analisi è finalizzata alla comprensione delle principali caratteristiche strutturali e relazionali dei distretti indagati con l’obiettivo di verificare se, anche per tali reti distrettuali, si sia palesata la concorrenza delle imprese operanti in aree a basso costo dei fattori e se sia possibile individuare risorse di conoscenza radicate nel territorio su cui basare, grazie alle caratteristiche distintive di difficile trasferibilità e replicabilità, il rilancio competitivo di tali aggregazioni.

Le reti distrettuali in Campania / Calvosa, Paolo. - STAMPA. - Economia - Ricerche:(2006), pp. 333-370.

Le reti distrettuali in Campania

CALVOSA, PAOLO
2006

Abstract

L’apertura delle frontiere e l’incremento del commercio internazionale hanno reso lo scenario competitivo soggetto a maggiori turbolenze ed a imprevedibilità. Negli ultimi anni, quindi, sono emersi alcuni aspetti che fanno prefigurare profonde trasformazioni all’interno di tali realtà produttive. Il modello distrettuale, che si è affermato come modello di produzione industriale con caratteristiche di efficienza e di innovazione. ha visto aumentare la concorrenza delle imprese operanti in aree a basso costo dei fattori. Tale concorrenza si è palesata in particolare per i distretti tradizionali che vedeono nei vantaggi di costo una componente determinante alla base del successo del modello distrettuale. Nel contributo, quindi, viene svolto un lavoro di analisi, basato su dati provenienti da fonti dirette e derivate, che ha ad oggetto alcune delle reti distrettuali di tipo tradizionale della regione Campania (quella del conciario di Solfora, quella del tessile, abbigliamento e calzature di Grumo Nevano-Aversa, quella del tessile, abbigliamento di San Giuseppe Vesuviano e quella dell’agroalimentare di Nocera Inferiore-Gragnano). Tale analisi è finalizzata alla comprensione delle principali caratteristiche strutturali e relazionali dei distretti indagati con l’obiettivo di verificare se, anche per tali reti distrettuali, si sia palesata la concorrenza delle imprese operanti in aree a basso costo dei fattori e se sia possibile individuare risorse di conoscenza radicate nel territorio su cui basare, grazie alle caratteristiche distintive di difficile trasferibilità e replicabilità, il rilancio competitivo di tali aggregazioni.
2006
9788846476364
Le reti distrettuali in Campania / Calvosa, Paolo. - STAMPA. - Economia - Ricerche:(2006), pp. 333-370.
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