Dismesso il ruolo “modelizzante” e normativo svolto nel suo primo mezzo secolo di vita (DE MAURO 1968), il medium televisivo assume sempre più la funzione di “specchio legittimante” di comportamenti linguistici (SIMONE 1987, MASINI 2003). Per format televisivi caratterizzati da un «parlato spontaneo sbattuto in diretta» (ALFIERI 2006), pare interessante verificare non solo il rapporto dell'italiano televisivo con i processi di ristandardizzazione dell'italiano contemporaneo, ma anche il “ruolo” ed il prestigio associato a singole varietà di italiano locale. Autori ed editors televisivi sembrano infatti “mitigare” e “stemperare” la standardizzazione di format televisivi diffusi su scala planetaria mediante il ricorso ad una folla di concorrenti ed aspiranti vincitori di reality shows in grado di fidelizzare il pubblico attraverso il richiamo ad una comune identità locale, che linguisticamente si affida alla “genuinità” e “spontaneità”, vera o presunta, dei dialetti e degli italiani regionali. L'intervento si pone dunque l'obiettivo di fornire ipotesi interpretative sui possibili nessi tra realtà (dei dialetti) e televisione (con dialetti) mediante un'analisi di format televisivi nei quali i dialetti e gli italiani regionali sembrano elementi indispensabili per ottenere un “effetto di realtà”. L'analisi, condotta attraverso ricognizioni mirate su specifici fenomeni variamente distribuiti nei diversi livelli di analisi, prova in particolar modo a ricostruire un profilo linguistico dei concorrenti di area napoletana nei reality shows delle più recenti stagioni televisive e fornisce ipotesi sul ruolo del napoletano in tv, mediante puntuali riscontri che tengano in debito conto anche altri generi comunicativi televisivi (per cui vd. ALFIERI 2005) delle tv locali locali napoletane. ALFIERI 2005 = Gabriella A., L'italiano “alla televisione”: prodomi di un'analisi stilistica per generi, in «LId'O. Lingua italiana d'oggi», II, 2005: 353-400.ALFIERI 2006 = Gabriella A., La lingua della televisione, in P. TRIFONE (a cura di), Lingua e identità, Roma, Carocci, 2006: 163-185.DE MAURO 1968 = Tullio D.M., Lingua parlata e tv, in Televisone e vita italiana, Torino, ERI, 1968: 247-294.MASINI 2003 = Andrea M., L'Italiano contemporaneo, in I. BONOMI – A. MASINI – S. MORGANA, La lingua italiana e i mass media, Roma, Carocci, 2003: 11-32.SIMONE 1987 = Raffaele S., Specchio delle mie lingue, in «Italiano & Oltre», II, 1987: 53-59.

La funzione del dialetto napoletano in TV: il caso di Uomini e Donne / DE CAPRIO, Chiara; Milella, M.. - (2007). (Intervento presentato al convegno Convegno Internazionale di Studi «L'Italia dei dialetti» tenutosi a Sappada / Plodn nel 27 giugno – 4 luglio 2007).

La funzione del dialetto napoletano in TV: il caso di Uomini e Donne

DE CAPRIO, CHIARA;
2007

Abstract

Dismesso il ruolo “modelizzante” e normativo svolto nel suo primo mezzo secolo di vita (DE MAURO 1968), il medium televisivo assume sempre più la funzione di “specchio legittimante” di comportamenti linguistici (SIMONE 1987, MASINI 2003). Per format televisivi caratterizzati da un «parlato spontaneo sbattuto in diretta» (ALFIERI 2006), pare interessante verificare non solo il rapporto dell'italiano televisivo con i processi di ristandardizzazione dell'italiano contemporaneo, ma anche il “ruolo” ed il prestigio associato a singole varietà di italiano locale. Autori ed editors televisivi sembrano infatti “mitigare” e “stemperare” la standardizzazione di format televisivi diffusi su scala planetaria mediante il ricorso ad una folla di concorrenti ed aspiranti vincitori di reality shows in grado di fidelizzare il pubblico attraverso il richiamo ad una comune identità locale, che linguisticamente si affida alla “genuinità” e “spontaneità”, vera o presunta, dei dialetti e degli italiani regionali. L'intervento si pone dunque l'obiettivo di fornire ipotesi interpretative sui possibili nessi tra realtà (dei dialetti) e televisione (con dialetti) mediante un'analisi di format televisivi nei quali i dialetti e gli italiani regionali sembrano elementi indispensabili per ottenere un “effetto di realtà”. L'analisi, condotta attraverso ricognizioni mirate su specifici fenomeni variamente distribuiti nei diversi livelli di analisi, prova in particolar modo a ricostruire un profilo linguistico dei concorrenti di area napoletana nei reality shows delle più recenti stagioni televisive e fornisce ipotesi sul ruolo del napoletano in tv, mediante puntuali riscontri che tengano in debito conto anche altri generi comunicativi televisivi (per cui vd. ALFIERI 2005) delle tv locali locali napoletane. ALFIERI 2005 = Gabriella A., L'italiano “alla televisione”: prodomi di un'analisi stilistica per generi, in «LId'O. Lingua italiana d'oggi», II, 2005: 353-400.ALFIERI 2006 = Gabriella A., La lingua della televisione, in P. TRIFONE (a cura di), Lingua e identità, Roma, Carocci, 2006: 163-185.DE MAURO 1968 = Tullio D.M., Lingua parlata e tv, in Televisone e vita italiana, Torino, ERI, 1968: 247-294.MASINI 2003 = Andrea M., L'Italiano contemporaneo, in I. BONOMI – A. MASINI – S. MORGANA, La lingua italiana e i mass media, Roma, Carocci, 2003: 11-32.SIMONE 1987 = Raffaele S., Specchio delle mie lingue, in «Italiano & Oltre», II, 1987: 53-59.
2007
La funzione del dialetto napoletano in TV: il caso di Uomini e Donne / DE CAPRIO, Chiara; Milella, M.. - (2007). (Intervento presentato al convegno Convegno Internazionale di Studi «L'Italia dei dialetti» tenutosi a Sappada / Plodn nel 27 giugno – 4 luglio 2007).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/317388
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact