Nel corso dei due secoli del viceregno spagnolo, la capitale del Mezzogiorno si sviluppa in assenza di un piano urbanistico, dal momento che quello di don Pedro de Toledo risulta finalizzato a intenti meramente strategico-militari. Sicché l’immagine della capitale vicereale risulta soltanto in parte rappresentata nell’iconografia ufficiale prodotta tra il volgere del Cinquecento e la prima metà del Settecento: un più approfondito esame dell’evoluzione del disegno urbano può invece essere svolto attraverso le cosiddette mappe ‘pre-catastali’. Grazie a tale repertorio cartografico è possibile ricostruire l’immagine della città che, oltre al massimo consumo degli spazi disponibili all’interno della cinta muraria, vede la nascita di una ‘città altra’ nei borghi. Nei progetti di ricerca recentemente promossi dal Centro CIRICE dell’Università di Napoli Federico II nell’ambito della Digital Urban History è stato possibile il confronto in ambiente GIS tra le planimetrie di archivio e i rilievi della città fino al volgere del XIX secolo. In particolare, è stata elaborata una ‘mappa della città vicereale’ che offre un quadro di estremo interesse ai fini della comprensione della logica aggregativa e della tipologia degli insediamenti nelle diverse parti della città storica, dentro e fuori le mura, a fronte della politica urbanistica ‘ufficiale’ del governo spagnolo.
Nuovi strumenti storiografici per un ‘disegno’ della Napoli vicereale / Buccaro, Alfredo. - 22:(2024), pp. 27-60.
Nuovi strumenti storiografici per un ‘disegno’ della Napoli vicereale
ALFREDO BUCCARO
2024
Abstract
Nel corso dei due secoli del viceregno spagnolo, la capitale del Mezzogiorno si sviluppa in assenza di un piano urbanistico, dal momento che quello di don Pedro de Toledo risulta finalizzato a intenti meramente strategico-militari. Sicché l’immagine della capitale vicereale risulta soltanto in parte rappresentata nell’iconografia ufficiale prodotta tra il volgere del Cinquecento e la prima metà del Settecento: un più approfondito esame dell’evoluzione del disegno urbano può invece essere svolto attraverso le cosiddette mappe ‘pre-catastali’. Grazie a tale repertorio cartografico è possibile ricostruire l’immagine della città che, oltre al massimo consumo degli spazi disponibili all’interno della cinta muraria, vede la nascita di una ‘città altra’ nei borghi. Nei progetti di ricerca recentemente promossi dal Centro CIRICE dell’Università di Napoli Federico II nell’ambito della Digital Urban History è stato possibile il confronto in ambiente GIS tra le planimetrie di archivio e i rilievi della città fino al volgere del XIX secolo. In particolare, è stata elaborata una ‘mappa della città vicereale’ che offre un quadro di estremo interesse ai fini della comprensione della logica aggregativa e della tipologia degli insediamenti nelle diverse parti della città storica, dentro e fuori le mura, a fronte della politica urbanistica ‘ufficiale’ del governo spagnolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


