Nel suo Idee concrete. Percorsi nella filosofia di John Dewey, illuminante e preziosa opera di riflessione sul pensiero deweyano con un peculiare focus sulle sue implicazioni pratiche, Rosa Calcaterra si sofferma ad analizzare la “funzione pratica della filosofia” con l’obiettivo di chiarire il ruolo che essa (in quanto peculiare forma di indagine sull’esperienza umana) può svolgere «all’interno del processo complessivo di indagine promossa dagli individui allo scopo di risolvere i problemi che incontrano nel corso della loro esperienza » (Calcaterra 2011a, p. 104). Ciò a partire dalla consapevolezza che «l’intera vicenda filosofica deweyana» debba essere letta come «un impegno teorico che si prefigge da un lato, di ritagliare uno spazio e un ruolo alla filosofia e dall’altro di giustificare questa pretesa che è, allo stesso tempo, teorica e pratica» (Calcaterra 2011a, p. 105). La studiosa evidenzia, inoltre, acutamente come sia proprio il punto di vista pedagogico ad offrire a Dewey la possibilità di «rendere tangibili le valenze e le prospettive del sapere filosofico» (Calcaterra 2011a, p. 105) nella misura in cui tale punto di vista consente di «cogliere il significato dei concetti filosofici proprio in quanto richiama l’attenzione sull’importanza di capire come e dove essi sorgano e quale differenza nella pratica sia provocata dalla loro accettazione e dal loro rifiuto» (Calcaterra 2011a, p. 105).
Revisionare idee concrete. John Dewey e l’insegnamento della filosofia / Striano, Maura. - (2020), pp. 195-199.
Revisionare idee concrete. John Dewey e l’insegnamento della filosofia
Maura Striano
2020
Abstract
Nel suo Idee concrete. Percorsi nella filosofia di John Dewey, illuminante e preziosa opera di riflessione sul pensiero deweyano con un peculiare focus sulle sue implicazioni pratiche, Rosa Calcaterra si sofferma ad analizzare la “funzione pratica della filosofia” con l’obiettivo di chiarire il ruolo che essa (in quanto peculiare forma di indagine sull’esperienza umana) può svolgere «all’interno del processo complessivo di indagine promossa dagli individui allo scopo di risolvere i problemi che incontrano nel corso della loro esperienza » (Calcaterra 2011a, p. 104). Ciò a partire dalla consapevolezza che «l’intera vicenda filosofica deweyana» debba essere letta come «un impegno teorico che si prefigge da un lato, di ritagliare uno spazio e un ruolo alla filosofia e dall’altro di giustificare questa pretesa che è, allo stesso tempo, teorica e pratica» (Calcaterra 2011a, p. 105). La studiosa evidenzia, inoltre, acutamente come sia proprio il punto di vista pedagogico ad offrire a Dewey la possibilità di «rendere tangibili le valenze e le prospettive del sapere filosofico» (Calcaterra 2011a, p. 105) nella misura in cui tale punto di vista consente di «cogliere il significato dei concetti filosofici proprio in quanto richiama l’attenzione sull’importanza di capire come e dove essi sorgano e quale differenza nella pratica sia provocata dalla loro accettazione e dal loro rifiuto» (Calcaterra 2011a, p. 105).| File | Dimensione | Formato | |
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