Nei documenti internazionali la ricorrente invocazione dell’esigenza di una transizione (green, digitale o di altra natura) si accompagna a un richiamo costante all’educazione come veicolo principe per attuarla. Pur essendo benvenuto, tale appello all’educazione sconta almeno due rischi: da un lato, ciò che nella letteratura internazionale va sotto il nome di “instrumentalization of education” e, dall’altro, l’assunto che la crisi dell’Antropocene non metta in discussione il costrutto di educazione come ce lo consegna quello che possiamo chiamare il “progetto paidetico occidentale”. In questo orizzonte di interrogazione, la relazione dapprima si soffermerà sulla domanda se non dovremmo pensare piuttosto a una “catastrofe pedagogica”, ossia un rivolgimento complessivo del modo in cui – dal modello della paideia in poi – si è pensata (e praticata) l’educazione. In seguito, si collegherà tale ipotesi interpretativa ad alcuni dibattiti contemporanei in teoria e filosofia dell’educazione, per poi accennare a come un diverso approccio possa tradursi sul terreno di una rivisitazione delle pratiche.
La transizione pedagogica e il dono di Chirone / Oliverio, Stefano. - (2023). (Intervento presentato al convegno Educazione Territori Natura. I care – we care. Rispetto e Responsabilità per l’essere del Pianeta tenutosi a Libera Università di Bolzano sede di Bressanone nel 30 novembre).
La transizione pedagogica e il dono di Chirone
Stefano Oliverio
2023
Abstract
Nei documenti internazionali la ricorrente invocazione dell’esigenza di una transizione (green, digitale o di altra natura) si accompagna a un richiamo costante all’educazione come veicolo principe per attuarla. Pur essendo benvenuto, tale appello all’educazione sconta almeno due rischi: da un lato, ciò che nella letteratura internazionale va sotto il nome di “instrumentalization of education” e, dall’altro, l’assunto che la crisi dell’Antropocene non metta in discussione il costrutto di educazione come ce lo consegna quello che possiamo chiamare il “progetto paidetico occidentale”. In questo orizzonte di interrogazione, la relazione dapprima si soffermerà sulla domanda se non dovremmo pensare piuttosto a una “catastrofe pedagogica”, ossia un rivolgimento complessivo del modo in cui – dal modello della paideia in poi – si è pensata (e praticata) l’educazione. In seguito, si collegherà tale ipotesi interpretativa ad alcuni dibattiti contemporanei in teoria e filosofia dell’educazione, per poi accennare a come un diverso approccio possa tradursi sul terreno di una rivisitazione delle pratiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.