Storicamente la città di Napoli ha sempre patito una moltitudine di orfani o di minori derelitti. Lazzari, scugnizzi, nel corso dei secoli hanno trovato il sostegno di enti caritatevoli, finanziati spesso dalle famiglie nobiliari attraverso il clero. Questi ospizi non solo li accoglievano in fasce, ma ne curavano anche l’educazione. I conservatori cittadini, tra cui il superstite San Pietro a Majella, li avviavano alla musica, i conventi ne facevano spesso religiosi. Su questo panorama si staglia, nella sua storia plurisecolare, la Real Casa della Annunziata che raccogliendo nel Medioevo il testimone delle pie cause di tradizione tardoromana, intendeva provvedere agli orfani sia nei bisogni immediati sia nella ricerca di una nuova famiglia. L’ente esiste da circa 700 anni, ed ha inoltre custodito un preziosissimo archivio nel quale leggere i mali del passato e quindi allertarci su quelli del presente. Si tratta, dunque, di una delle più antiche istituzioni italiane dedicate alla cura dell’infanzia, oggi parte di un consistente e poco conosciuto patrimonio culturale. L’obiettivo specifico del progetto è quello di recuperare la memoria di questo luogo dal fascino straordinario, dove s’incrociano infanzia, genitorialità, cultura, patrimonio immateriale e materiale, arte, solidarietà, cura, valorizzandone il ruolo strategico di cerniera urbana, storica, sociale per fornirne una comprensione plurale, e collocarla in una progettualità futura della città attraverso la partecipazione attiva di tutti coloro che a vario titolo sono ad esso collegati (coloro che vi lavorano, gli abitanti della zona, le associazioni presenti); tutti coinvolti a pieno titolo nella ricerca. Guardando al contesto generale della ricerca, all’insieme del complesso monumentale della Real Casa dell’Annunziata e alle sue caratteristiche storico-culturali, artistiche e socio-educative, la sfida è quella di definire strategie di inclusione, di valorizzazione e di coesione sociale, individuando risorse, problematiche e priorità di intervento. Tutti i co-proponenti del progetto hanno una comprovata esperienza di ricerca sui temi della tutela dei minori, della formazione e della valorizzazione del patrimonio culturale; sono anche motivati a collaborare allo sviluppo di un'analisi interdisciplinare. Il progetto avrà approcci diversi ai principali focus della ricerca corrispondenti ai tre vertici teorici differenti, quello pedagogico, quello storico-giuridico e quello economico, ma sarà altamente collaborativo. D’altra parte l’oggetto della ricerca si presta a una lettura transdisciplinare e i profili distinti dei componenti del team working costituiscono un valore aggiunto al progetto. La specializzazione di ciascun co-proponente sarà efficacemente integrata da obiettivi e conoscenze condivisi, nonché da una serie di risultati comuni e partecipati. I co-proponenti fanno riferimento a un nucleo di concetti e indicatori individuati e discussi insieme. La parte principale delle analisi sarà condotta attraverso una prospettiva multidisciplinare con strumenti e metodi misti, multidimensionali e multilivello al fine di fornire risultati originali e il più possibile esaustiviLa limitata disponibilità di dati di contesto e la frammentarietà degli studi in generale sull’articolato sistema dell’Annunziata concorrono a rendere gli obiettivi di ricerca particolarmente sfidanti. Lo scopo del progetto è migliorare la conoscenza dell’intero complesso monumentale e delle sue funzioni nel corso della storia e avviare, secondo la metodologia della ricerca azione partecipativa e mediante l’analisi di microdati riferiti a più indicatori riconducibili ad alcuni parametri di struttura e di funzionamento, una mappatura delle risorse e una messa a sistema di azioni di sviluppo territoriale basate sul patrimonio, sull’attrattività e la storica mission del sito. Utilizzando diverse fonti, alcune delle quali inedite, attraverso gli strumenti e i metodi della ricerca storicogiuridica, della pedagogia sociale e del management del patrimonio culturale, il progetto muove nella direzione di attivare nuove chiavi interpretative del contesto di riferimento in termini di forza e identità e, conseguentemente, di tracciare possibili traiettorie d’azione e un programma gestionale integrato da mettere in campo per la promozione del patrimonio storico e culturale e lo sviluppo di una comunità educante.

“Anna¬_Lab: Il Laboratorio dell’Annunziata. Una comunità educante per la promozione del patrimonio culturale e la cura dei minori" / Galgano, Francesca. - (2021). (Intervento presentato al convegno “Anna¬_Lab: Il Laboratorio dell’Annunziata. Una comunità educante per la promozione del patrimonio culturale e la cura dei minori nel 2021).

“Anna¬_Lab: Il Laboratorio dell’Annunziata. Una comunità educante per la promozione del patrimonio culturale e la cura dei minori"

Francesca Galgano
2021

Abstract

Storicamente la città di Napoli ha sempre patito una moltitudine di orfani o di minori derelitti. Lazzari, scugnizzi, nel corso dei secoli hanno trovato il sostegno di enti caritatevoli, finanziati spesso dalle famiglie nobiliari attraverso il clero. Questi ospizi non solo li accoglievano in fasce, ma ne curavano anche l’educazione. I conservatori cittadini, tra cui il superstite San Pietro a Majella, li avviavano alla musica, i conventi ne facevano spesso religiosi. Su questo panorama si staglia, nella sua storia plurisecolare, la Real Casa della Annunziata che raccogliendo nel Medioevo il testimone delle pie cause di tradizione tardoromana, intendeva provvedere agli orfani sia nei bisogni immediati sia nella ricerca di una nuova famiglia. L’ente esiste da circa 700 anni, ed ha inoltre custodito un preziosissimo archivio nel quale leggere i mali del passato e quindi allertarci su quelli del presente. Si tratta, dunque, di una delle più antiche istituzioni italiane dedicate alla cura dell’infanzia, oggi parte di un consistente e poco conosciuto patrimonio culturale. L’obiettivo specifico del progetto è quello di recuperare la memoria di questo luogo dal fascino straordinario, dove s’incrociano infanzia, genitorialità, cultura, patrimonio immateriale e materiale, arte, solidarietà, cura, valorizzandone il ruolo strategico di cerniera urbana, storica, sociale per fornirne una comprensione plurale, e collocarla in una progettualità futura della città attraverso la partecipazione attiva di tutti coloro che a vario titolo sono ad esso collegati (coloro che vi lavorano, gli abitanti della zona, le associazioni presenti); tutti coinvolti a pieno titolo nella ricerca. Guardando al contesto generale della ricerca, all’insieme del complesso monumentale della Real Casa dell’Annunziata e alle sue caratteristiche storico-culturali, artistiche e socio-educative, la sfida è quella di definire strategie di inclusione, di valorizzazione e di coesione sociale, individuando risorse, problematiche e priorità di intervento. Tutti i co-proponenti del progetto hanno una comprovata esperienza di ricerca sui temi della tutela dei minori, della formazione e della valorizzazione del patrimonio culturale; sono anche motivati a collaborare allo sviluppo di un'analisi interdisciplinare. Il progetto avrà approcci diversi ai principali focus della ricerca corrispondenti ai tre vertici teorici differenti, quello pedagogico, quello storico-giuridico e quello economico, ma sarà altamente collaborativo. D’altra parte l’oggetto della ricerca si presta a una lettura transdisciplinare e i profili distinti dei componenti del team working costituiscono un valore aggiunto al progetto. La specializzazione di ciascun co-proponente sarà efficacemente integrata da obiettivi e conoscenze condivisi, nonché da una serie di risultati comuni e partecipati. I co-proponenti fanno riferimento a un nucleo di concetti e indicatori individuati e discussi insieme. La parte principale delle analisi sarà condotta attraverso una prospettiva multidisciplinare con strumenti e metodi misti, multidimensionali e multilivello al fine di fornire risultati originali e il più possibile esaustiviLa limitata disponibilità di dati di contesto e la frammentarietà degli studi in generale sull’articolato sistema dell’Annunziata concorrono a rendere gli obiettivi di ricerca particolarmente sfidanti. Lo scopo del progetto è migliorare la conoscenza dell’intero complesso monumentale e delle sue funzioni nel corso della storia e avviare, secondo la metodologia della ricerca azione partecipativa e mediante l’analisi di microdati riferiti a più indicatori riconducibili ad alcuni parametri di struttura e di funzionamento, una mappatura delle risorse e una messa a sistema di azioni di sviluppo territoriale basate sul patrimonio, sull’attrattività e la storica mission del sito. Utilizzando diverse fonti, alcune delle quali inedite, attraverso gli strumenti e i metodi della ricerca storicogiuridica, della pedagogia sociale e del management del patrimonio culturale, il progetto muove nella direzione di attivare nuove chiavi interpretative del contesto di riferimento in termini di forza e identità e, conseguentemente, di tracciare possibili traiettorie d’azione e un programma gestionale integrato da mettere in campo per la promozione del patrimonio storico e culturale e lo sviluppo di una comunità educante.
2021
“Anna¬_Lab: Il Laboratorio dell’Annunziata. Una comunità educante per la promozione del patrimonio culturale e la cura dei minori" / Galgano, Francesca. - (2021). (Intervento presentato al convegno “Anna¬_Lab: Il Laboratorio dell’Annunziata. Una comunità educante per la promozione del patrimonio culturale e la cura dei minori nel 2021).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/957096
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