La rinnovata attenzione per le prerogative dell’offeso all’interno dell’incidente cautelare si scontra con le aporie normative in tema di rimedi impugnatori nei casi di violazione dei diritti informativi e parteci pativi, riconosciuti dall’articolo 299 c.p.p. alla vittima di reati commessi con violenza alla persona. L’assenza di chiare opzioni normative ha alimentato un copioso dibattito giurisprudenziale. Da ultimo, le Sezioni Unite della Cassazione hanno elaborato il seguente principio di diritto: «la persona offesa non è legittimata ad impugnare, neanche con il ricorso per Cassazione, l’ordinanza che, nei procedi menti per reati commessi con violenza alla persona, disponga la revoca o la sostituzione della misura cautelare coercitiva, diversa da quelle del divieto di espatrio o dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in violazione del diritto di intervento per mezzo di memorie riconosciutole dall’art. 299, comma 3, c.p.p., ma può chiedere al pubblico ministero, ai sensi dell’art. 572 c.p.p., di proporre impugnazione.
Le prerogative dell’offeso all’interno dell’incidente cautelare. Riflessioni a margine della pronuncia delle S.U. Penali n. 36754/2022 / Scalas, Alessandra. - In: ARCHIVIO PENALE. - ISSN 2384-9479. - 3(2022).
Le prerogative dell’offeso all’interno dell’incidente cautelare. Riflessioni a margine della pronuncia delle S.U. Penali n. 36754/2022.
Alessandra Scalas
2022
Abstract
La rinnovata attenzione per le prerogative dell’offeso all’interno dell’incidente cautelare si scontra con le aporie normative in tema di rimedi impugnatori nei casi di violazione dei diritti informativi e parteci pativi, riconosciuti dall’articolo 299 c.p.p. alla vittima di reati commessi con violenza alla persona. L’assenza di chiare opzioni normative ha alimentato un copioso dibattito giurisprudenziale. Da ultimo, le Sezioni Unite della Cassazione hanno elaborato il seguente principio di diritto: «la persona offesa non è legittimata ad impugnare, neanche con il ricorso per Cassazione, l’ordinanza che, nei procedi menti per reati commessi con violenza alla persona, disponga la revoca o la sostituzione della misura cautelare coercitiva, diversa da quelle del divieto di espatrio o dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in violazione del diritto di intervento per mezzo di memorie riconosciutole dall’art. 299, comma 3, c.p.p., ma può chiedere al pubblico ministero, ai sensi dell’art. 572 c.p.p., di proporre impugnazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.