Oggetto d’analisi del mio intervento sarà Riccardino (2020), l’ultimo capitolo della saga di Montalbano, in cui Camilleri, per il congedo dalla sua creatura, sceglie di ricorrere a una metalessi di ascendenza pirandelliana. L’opera – composta tra il 2004 e il 2005, linguisticamente rivista nel 2016 e pubblicata postuma con una nota introduttiva dell’editore – mette infatti in scena il complesso rapporto tra il personaggio di carta, quello della serie e l’Autore. Rapporto configurabile come un paradossale nastro di Moebius poiché, da un lato, lo statuto del protagonista sta a cavallo tra realtà e finzione, dall’altro, l’Autore, in precedenza narratore fedele delle storie del commissario, impone ora la sua soluzione al caso. Rilevante per il panel selezionato è un fenomeno che si potrebbe definire “inibizione dell’intermedialità”: il ricorso massiccio al monologo interiore, i continui riferimenti all’altro Montalbano, quello più giovane, più avveduto e più famoso, la presenza dell’Autore, con le sue telefonate e i suoi fax, sabotano la transcodificazione del romanzo in episodio e fanno pensare a una vendetta del medium testuale contro quello televisivo.
La metalessi come exit strategy: il caso di Riccardino / Pagliuca, CONCETTA MARIA. - (2023). (Intervento presentato al convegno Convegno Nazionale MOD 2023 "Contaminazioni, dissonanze ed eterotopie nella modernità letteraria", panel: Transmedialità e intermedialità nelle narrative italiane degli anni Duemila tenutosi a Foggia nel 15-17/06/2022).
La metalessi come exit strategy: il caso di Riccardino
Concetta Maria Pagliuca
2023
Abstract
Oggetto d’analisi del mio intervento sarà Riccardino (2020), l’ultimo capitolo della saga di Montalbano, in cui Camilleri, per il congedo dalla sua creatura, sceglie di ricorrere a una metalessi di ascendenza pirandelliana. L’opera – composta tra il 2004 e il 2005, linguisticamente rivista nel 2016 e pubblicata postuma con una nota introduttiva dell’editore – mette infatti in scena il complesso rapporto tra il personaggio di carta, quello della serie e l’Autore. Rapporto configurabile come un paradossale nastro di Moebius poiché, da un lato, lo statuto del protagonista sta a cavallo tra realtà e finzione, dall’altro, l’Autore, in precedenza narratore fedele delle storie del commissario, impone ora la sua soluzione al caso. Rilevante per il panel selezionato è un fenomeno che si potrebbe definire “inibizione dell’intermedialità”: il ricorso massiccio al monologo interiore, i continui riferimenti all’altro Montalbano, quello più giovane, più avveduto e più famoso, la presenza dell’Autore, con le sue telefonate e i suoi fax, sabotano la transcodificazione del romanzo in episodio e fanno pensare a una vendetta del medium testuale contro quello televisivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.