Il libro raccoglie i contributi di un gruppo di docenti di urbanistica che per un certo periodo hanno assunto il ruolo di assessori (all’urbanistica, al governo del territorio e simili) a livello comunale, provinciale e regionale. Tenendo in mente il senso della ricerca con John Forester sui profili dei planner, del lavoro sulle pratiche urbane à la Crosta e della collezione di biografie di urbanisti à la la Gabellini-Di Biagi, la specifica forma di questa raccolta è, senz’altro un ibrido. Una composizione di scritti sulle pratiche, tecniche, amministrative e politiche, con l’ambizione di riconnettere la riflessività dei professori-assessori a quella necessaria capacità deliberativa consentita dal ruolo e dalla prossimità, invece che dalla contrapposizione e distanza, dalle azioni di governo, e quindi, dalle policies. Una sorta di riproposizione della strategia dell’et…et, che analizza le pratiche e le policies invece di contrapporle, e assume la raccolta di storie di urbanisti e pianificatori non limitandosi ai pochi grandi padri, ma a quanti (donne e uomini!) usano, costruiscono e plasmano l’urbanistica nel quotidiano della riflessione e dell’azione pubblica. E ancor di più la insegnano e la condividono nell’attività di didattica che forma gli urbanisti di domani. La raccolta prova a gettare luce su cosa è stato fatto da un gruppo di urbanisti ‘prestati’ all’amministrazione per poter meglio selezionare e rafforzare l’insegnamento di cose utili e necessarie a studenti e professioni. Questo offre la possibilità di mostrare uno spaccato di cosa sia e a cosa serva e possa servire oggi l’urbanistica, dando informazioni utili su chi la usa, come e per far cosa, all’interno delle amministrazioni. Il carattere istituzionale della raccolta di esperienze e pratiche quotidiane consente di non sottovalutarle sveltamente derubricandole come pratiche residuali data la loro peculiare dimensione di ‘azione pubblica’ che consente di individuare una serie di soglie entro cui la scelta tecnica diventa politica e la selezione dell’esperienza diventa e può diventare didattica.

Foto di gruppo con prof(ass)essori-Pratiche. L’esperienza e/è l’uso che se ne fa-Modi di fare e di patire-Tra pensiero politico e impegno amministrativo / De Leo, D.. - (2017), pp. 7-44.

Foto di gruppo con prof(ass)essori-Pratiche. L’esperienza e/è l’uso che se ne fa-Modi di fare e di patire-Tra pensiero politico e impegno amministrativo

De Leo D.
2017

Abstract

Il libro raccoglie i contributi di un gruppo di docenti di urbanistica che per un certo periodo hanno assunto il ruolo di assessori (all’urbanistica, al governo del territorio e simili) a livello comunale, provinciale e regionale. Tenendo in mente il senso della ricerca con John Forester sui profili dei planner, del lavoro sulle pratiche urbane à la Crosta e della collezione di biografie di urbanisti à la la Gabellini-Di Biagi, la specifica forma di questa raccolta è, senz’altro un ibrido. Una composizione di scritti sulle pratiche, tecniche, amministrative e politiche, con l’ambizione di riconnettere la riflessività dei professori-assessori a quella necessaria capacità deliberativa consentita dal ruolo e dalla prossimità, invece che dalla contrapposizione e distanza, dalle azioni di governo, e quindi, dalle policies. Una sorta di riproposizione della strategia dell’et…et, che analizza le pratiche e le policies invece di contrapporle, e assume la raccolta di storie di urbanisti e pianificatori non limitandosi ai pochi grandi padri, ma a quanti (donne e uomini!) usano, costruiscono e plasmano l’urbanistica nel quotidiano della riflessione e dell’azione pubblica. E ancor di più la insegnano e la condividono nell’attività di didattica che forma gli urbanisti di domani. La raccolta prova a gettare luce su cosa è stato fatto da un gruppo di urbanisti ‘prestati’ all’amministrazione per poter meglio selezionare e rafforzare l’insegnamento di cose utili e necessarie a studenti e professioni. Questo offre la possibilità di mostrare uno spaccato di cosa sia e a cosa serva e possa servire oggi l’urbanistica, dando informazioni utili su chi la usa, come e per far cosa, all’interno delle amministrazioni. Il carattere istituzionale della raccolta di esperienze e pratiche quotidiane consente di non sottovalutarle sveltamente derubricandole come pratiche residuali data la loro peculiare dimensione di ‘azione pubblica’ che consente di individuare una serie di soglie entro cui la scelta tecnica diventa politica e la selezione dell’esperienza diventa e può diventare didattica.
2017
9788891750112
Foto di gruppo con prof(ass)essori-Pratiche. L’esperienza e/è l’uso che se ne fa-Modi di fare e di patire-Tra pensiero politico e impegno amministrativo / De Leo, D.. - (2017), pp. 7-44.
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