Lo sviluppo locale nel 'disordine'

Il saggio propone alcune riflessioni in merito al rapporto tra sviluppo locale e presenza delle organizzazioni criminali osservando che in presenza di organizzazioni criminali, il sistema delle regolazioni, delle istituzioni e delle relazioni sociali, producono effetti significativi (quanto sottostimati) sulle possibilità di intraprendere e implementare piani e progetti di trasformazione urbana e, più in generale, di governo del territorio orientato allo sviluppo. La questione della presenza dei poteri criminali è sempre stata per lo più solo ‘evocata’, nelle aree del radicamento criminale (le Regioni del Mezzogiorno, nella felice espressione di Sciarrone, 1998), proprio per tagliare corto sui fallimenti o i solo parziali successi di alcuni programmi urbani e della programmazione dello sviluppo. Per trovare una entità quasi immateriale sulla quale addossare le responsabilità dei fallimenti, senza la necessità di individuare colpevoli o complici e tanto meno correttivi, se non di natura penale. Quindi, apparentemente, fuori dalla sfera di responsabilità di politici e tecnici, quasi sempre assolti.