Un’allucinazione vissuta consensualmente abbandonandosi all’oblio della coscienza: un “viaggio” allucinante nelle profondità dell’inconscio, intrapreso dall’artista nel rischioso tentativo di raggiungere senza certezza uno stato di “superiore” ispirazione e di mistica illuminazione, lasciando affiorare le proprie visioni ed i propri fantasmi interiori dalle nebbie lisergiche dell’estasi chimica fino a rivelare l’insondabile mistero dell’atto creativo, sublime miraggio nell’oscuro deserto dell’essere. Uno squarcio nel velo sottile della coscienza alla ricerca di un’estasi irrazionale, ma quanto mai rivelatrice: questo articolo illustra gli effetti delle droghe sulla creatività artistica, alla luce delle più recenti scoperte nel campo della biochimica del cervello e della neuroestetica. Creative Dissociation: the artist’s “trip”. A consensual hallucination experienced by surrendering to the oblivion of consciousness: a hallucinatory “trip” into the depths of the unconscious, undertaken by the Artist in the dangerous attempt to reach with no certainty a state of “higher” inspiration and mystical illumination, letting hallucinations and inner visions emerge from the lysergic mists of a chemical ecstasy up to reveal the unfathomable mystery of the artistic creation, sublime mirage in the obscure desert of the being. A break in the fine consciousness veil looking for an irrational, but extremely revealing ecstasy: this paper discusses the effects of drugs on ar- tistic creativity, based on the latest findings in the field of brain biochemistry and neuroaesthetics.
Dissociazione creativa: il trip dell'artista / Galetta, Giuseppe. - 7:(2016), pp. 73-101. [10.6092/unibo/amsacta/5465]
Dissociazione creativa: il trip dell'artista
Galetta Giuseppe
2016
Abstract
Un’allucinazione vissuta consensualmente abbandonandosi all’oblio della coscienza: un “viaggio” allucinante nelle profondità dell’inconscio, intrapreso dall’artista nel rischioso tentativo di raggiungere senza certezza uno stato di “superiore” ispirazione e di mistica illuminazione, lasciando affiorare le proprie visioni ed i propri fantasmi interiori dalle nebbie lisergiche dell’estasi chimica fino a rivelare l’insondabile mistero dell’atto creativo, sublime miraggio nell’oscuro deserto dell’essere. Uno squarcio nel velo sottile della coscienza alla ricerca di un’estasi irrazionale, ma quanto mai rivelatrice: questo articolo illustra gli effetti delle droghe sulla creatività artistica, alla luce delle più recenti scoperte nel campo della biochimica del cervello e della neuroestetica. Creative Dissociation: the artist’s “trip”. A consensual hallucination experienced by surrendering to the oblivion of consciousness: a hallucinatory “trip” into the depths of the unconscious, undertaken by the Artist in the dangerous attempt to reach with no certainty a state of “higher” inspiration and mystical illumination, letting hallucinations and inner visions emerge from the lysergic mists of a chemical ecstasy up to reveal the unfathomable mystery of the artistic creation, sublime mirage in the obscure desert of the being. A break in the fine consciousness veil looking for an irrational, but extremely revealing ecstasy: this paper discusses the effects of drugs on ar- tistic creativity, based on the latest findings in the field of brain biochemistry and neuroaesthetics.File | Dimensione | Formato | |
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