Le proposte formulate da Lamont Young negli anni Ottanta del XIX secolo sul tessuto urbanistico della città per la riqualificazione del sito dei Campi Flegrei si muovevano secondo tre grandi direttici volte a consacrare Napoli nel novero delle grandi capitali europee: la costruzione di una rete di trasporto pubblico metropolitano, la creazione di un nuovo quartiere chiamato “Venezia” e l’urbanizzazione turistica dei Campi Flegrei. Dopo circa un trentennio, nel mutato clima culturale della belle époque, la proposta irrealizzata di Young per trasformare un territorio tormentato da fenomeni geodinamici, paludoso e malarico in un sito turistico e in una stazione termo-balneare di impronta mitteleuropea tra il mare allora ancora limpido di Coroglio e di Bagnoli e la recentemente risanata conca paludosa di Agnano, sarebbe stata accolta da Giulio Ulisse Arata che mirava alla creazione in quel sito di una “città altra” capace di soddisfare le esigenze idroterapiche e turistiche di un pubblico cosmopolita.
Le Terme dei Campi Flegrei quali costruzione di una città ‘altra' ad opera di Lamont Young e di Giulio Ulisse Arata / Russo Spena, R. - 3:(2018), pp. 679-687.
Le Terme dei Campi Flegrei quali costruzione di una città ‘altra' ad opera di Lamont Young e di Giulio Ulisse Arata
Russo Spena R
2018
Abstract
Le proposte formulate da Lamont Young negli anni Ottanta del XIX secolo sul tessuto urbanistico della città per la riqualificazione del sito dei Campi Flegrei si muovevano secondo tre grandi direttici volte a consacrare Napoli nel novero delle grandi capitali europee: la costruzione di una rete di trasporto pubblico metropolitano, la creazione di un nuovo quartiere chiamato “Venezia” e l’urbanizzazione turistica dei Campi Flegrei. Dopo circa un trentennio, nel mutato clima culturale della belle époque, la proposta irrealizzata di Young per trasformare un territorio tormentato da fenomeni geodinamici, paludoso e malarico in un sito turistico e in una stazione termo-balneare di impronta mitteleuropea tra il mare allora ancora limpido di Coroglio e di Bagnoli e la recentemente risanata conca paludosa di Agnano, sarebbe stata accolta da Giulio Ulisse Arata che mirava alla creazione in quel sito di una “città altra” capace di soddisfare le esigenze idroterapiche e turistiche di un pubblico cosmopolita.File | Dimensione | Formato | |
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