Rigenerare|Riattivare|Riabitare

La rigenerazione -urbana, spaziale, ambientale- riunisce, nell’intervenire sull’esistente, sotto un ampio ombrello diverse pratiche che governano la trasformazione dei territori, come la riqualificazione territoriale, le politiche per l’abitare, le politiche sociali e per la sicurezza, di concerto con i temi della coesione ed inclusione sociale e dello sviluppo sostenibile. L’incremento crescente di degrado e marginalizzazione e l’anelito alla relazione tra coesione, inclusione e sviluppo, hanno posto al centro le comunità, e la loro necessità di ri-costruirsi riunendosi intorno ad un compito, “munus”. È evidente come la rigenerazione così concepita si elevi al livello di strategia, capace di riunire visioni trasversali (trans-disciplinari e multi-scalari) da attuare attraverso progetti integrati che richiedono innovazione nella governance, ed in materia di welfare, come ha ben evidenziato la pandemia. Questo il contesto culturale nell’ambito del quale si sono intrapresi due percorsi di ricerca-azione in Irpinia, coinvolgendo due Laboratori di Laurea sperimentali condotti entrambi nell’arco di un biennio: “Cripta. Forma terrae/Forma urbis, dentro le aree interne, visioni di futuro per Grottaminarda ed il suo territorio”(2017-2018) e “Riattivare l’altopiano del Laceno”. (2019-2020) Le ricerche sono accomunate dai percorsi metodologici, azioni di conoscenza delle “storie” dei luoghi, a partire da quella insediativa, dall’ascolto degli abitanti e degli attori delle dinamiche di trasformazione in atto, dall’aver impiegato un punto di vista territorialmente ampio, trans-scalare e trans-disciplinare, dall’aver posto in primo piano il suolo ed il suo palinsesto e dato centralità al paesaggio, in particolare quello naturale.