Il seminario è stato incentrato sull’umanista romano Evangelista Maddaleni Capodiferro, detto “Fausto” (XV/XVI sec.), allievo di Pomponio Leto nonché genero del Trapezunzio. La produzione del Maddaleni è al giorno d’oggi praticamente inedita e si può dividere essenzialmente in due filoni: amoroso ed encomiastico. Per quel che concerne questo secondo aspetto, i destinatari furono sia personaggi tra i più in vista di alcune delle corti più importanti del Rinascimento italiano (Medici, Este, Gonzaga) sia papi quali Alessandro VI (verso il quale però non mancano versi talvolta sibillini), Giulio II (del quale fu il più fervente cantore) e Leone X. Dopo un sintetico inquadramento generale della figura di Capodiferro, con attenzione al prospetto dei manoscritti che ne tramandano l’opera, di questa si sono presi in esame alcuni specimina: se da un lato ne è emersa una indubbia e articolata conoscenza della classicità latina – ma anche di poeti quali Pontano, Battista Spagnoli e Cantalicio – si sono vagliati altresì alcuni marginalia autografi contenenti preziose informazioni relative non solo alle fonti utilizzate, ma anche a eventi e figure della storia coeva nonché, infine, a occasioni di pubbliche letture/rappresentazioni dei testi in questione.
Tra corti e curia: la poesia encomiastica di Evangelista Maddaleni Capodiferro. Prime prospettive di ricerca / Germano, Giuseppe. - (2023).
Tra corti e curia: la poesia encomiastica di Evangelista Maddaleni Capodiferro. Prime prospettive di ricerca
Germano Giuseppe
2023
Abstract
Il seminario è stato incentrato sull’umanista romano Evangelista Maddaleni Capodiferro, detto “Fausto” (XV/XVI sec.), allievo di Pomponio Leto nonché genero del Trapezunzio. La produzione del Maddaleni è al giorno d’oggi praticamente inedita e si può dividere essenzialmente in due filoni: amoroso ed encomiastico. Per quel che concerne questo secondo aspetto, i destinatari furono sia personaggi tra i più in vista di alcune delle corti più importanti del Rinascimento italiano (Medici, Este, Gonzaga) sia papi quali Alessandro VI (verso il quale però non mancano versi talvolta sibillini), Giulio II (del quale fu il più fervente cantore) e Leone X. Dopo un sintetico inquadramento generale della figura di Capodiferro, con attenzione al prospetto dei manoscritti che ne tramandano l’opera, di questa si sono presi in esame alcuni specimina: se da un lato ne è emersa una indubbia e articolata conoscenza della classicità latina – ma anche di poeti quali Pontano, Battista Spagnoli e Cantalicio – si sono vagliati altresì alcuni marginalia autografi contenenti preziose informazioni relative non solo alle fonti utilizzate, ma anche a eventi e figure della storia coeva nonché, infine, a occasioni di pubbliche letture/rappresentazioni dei testi in questione.File | Dimensione | Formato | |
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