Questo lavoro racconta dell’esperienza didattica svolta all’interno del laboratorio di Progettazione Architettonica II del corso di Laurea 5UE del DiARC di Napoli, su un tema molto singolare che riguarda il progetto di una chiesa sull’acqua a San Giovanni a Teduccio, nell’area est di Napoli. L’ipotesi si inseriva all’interno di un progetto coordinato da Valeria Pezza per la riqualificazione dell’area orientale di Napoli1 che comprendeva le aree delle industrie dismesse della Cirio-Corradini, della ANM e FS, e quelle lungo la costa dall’ultimo molo del porto fino all’antico Forte di Vigliena-Pietrarsa. Il progetto prevedeva il rifacimento dell’arenile e la costruzione di pennelli per la stabilizzazione della costa. Proprio al termine di uno dei pennelli artificiali era stata ipotizzata la costruzione di un piccolo edificio sacro, in grado di trasformare l’elemento tecnico con un’architettura dalla forte valenza simbolica. L’idea di un edificio sacro sul mare era nata dall’osservazione della cartografia storica di Napoli in cui è visibile una chiesa posta poco lontana dalla costa in prossimità della Riviera di Chiaia. Questo edificio sembrava suggerire l’approfondimento di un tema di straordinaria attualità, cioè la relazione tra natura e costruzione spesso dimenticata nella città contemporanea.
La chiesa sull’acqua nell’area est di Napoli / Orfeo, Camillo. - 1:(2023), pp. 64-71.
La chiesa sull’acqua nell’area est di Napoli
Camillo Orfeo
2023
Abstract
Questo lavoro racconta dell’esperienza didattica svolta all’interno del laboratorio di Progettazione Architettonica II del corso di Laurea 5UE del DiARC di Napoli, su un tema molto singolare che riguarda il progetto di una chiesa sull’acqua a San Giovanni a Teduccio, nell’area est di Napoli. L’ipotesi si inseriva all’interno di un progetto coordinato da Valeria Pezza per la riqualificazione dell’area orientale di Napoli1 che comprendeva le aree delle industrie dismesse della Cirio-Corradini, della ANM e FS, e quelle lungo la costa dall’ultimo molo del porto fino all’antico Forte di Vigliena-Pietrarsa. Il progetto prevedeva il rifacimento dell’arenile e la costruzione di pennelli per la stabilizzazione della costa. Proprio al termine di uno dei pennelli artificiali era stata ipotizzata la costruzione di un piccolo edificio sacro, in grado di trasformare l’elemento tecnico con un’architettura dalla forte valenza simbolica. L’idea di un edificio sacro sul mare era nata dall’osservazione della cartografia storica di Napoli in cui è visibile una chiesa posta poco lontana dalla costa in prossimità della Riviera di Chiaia. Questo edificio sembrava suggerire l’approfondimento di un tema di straordinaria attualità, cioè la relazione tra natura e costruzione spesso dimenticata nella città contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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