Costruire il costruito

Oggi costruire è azione che riguarda diversi ambiti urbani: luoghi abbandonati, aree dismesse, spazi frammentari antichi quanto recenti; ciò che interessa, però, non è la qualità o la profondità storica cui appartengono queste aree, ma il loro potenziale affinché possano essere ricondotte ad un disegno coerente che restituisca loro senso. L’esempio preso in esame si riferisce ad un’area archeologica sita in Sicilia nel comune di Patti (ME), ovvero l’antica città di Tindari; qui le forme della geografia si confondono con i pochi resti visibili lasciati dalla storia su un promontorio di straordinaria bellezza affacciato sul Mediterraneo. Le ipotesi formulate nei rilievi archeologici, riguardo l’impianto generale preesistente, sono state fatte riemergere dal suolo adoperando le colture arboree locali, posizionate al fine di rafforzare le giaciture urbane ed orografiche da sempre sovrapposte in un’unica scansione geometrica che asseconda la pendenza verso il mare. I margini di questa ricostruzione verde, una sorta di recinto che segue le linee della cerchia delle mura, si interrompono là dove il suolo cambia bruscamente inclinazione; l’idea che ne deriva è quella di una estensione indeterminata propria delle aree archeologiche ancora non completamente scavate, ma anche di quei tracciati urbani regolari dai moduli ripetibili.