Tecnologie abilitanti per la gestione dell’edilizia residenziale pubblica

I quartieri di edilizia residenziale pubblica, costruiti tra gli anni ’70 e ’80, caratterizzati da sistemi industriali e soluzioni prefabbricate, costituiscono una delle maggiori emer-genze dell’abitare a scala nazionale, dettate dalla vulnerabilità dei sistemi tecnologici adottati, dalla bassa qualità costruttiva e dalla scarsa manutenzione. Il controllo ed una corretta amministrazione del patrimonio edilizio pubblico assumono un ruolo chiave per la gestione del trinomio uomo – ambiente – habitat e, in risposta alle sfide dei pros-simi decenni, richiedono modalità innovative di information e knowledge management, indotte dalla mancanza di documentazione e dalla necessità di sistematizzare e gestire le informazioni su vasta scala. L’introduzione delle tecnologie abilitanti per l’analisi, la gestione e il monitoraggio di politiche, piani e progetti offre il suo contributo anche per la gestione e l’adeguamento del patrimonio costruito. Le sperimentazioni progettuali pre-sentate in questo contributo riguardano gli esiti di approfondimenti didattici svolti presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II e si focalizzano sul Rione Salicelle ad Afragola, realizzato nel 1987 nell’ambito del Programma Specialistico dell’Edilizia Residenziale ed hanno condotto alla proposta di uno strumento di suppor-to alle decisioni per la conoscenza e la gestione del patrimonio residenziale pubblico. In particolare, attraverso la catalogazione BIM delle tipologie edilizie, delle tecniche e delle soluzioni costruttive in termini dimensionali e prestazionali è possibile raccogliere e sistematizzare le informazioni; la digitalizzazione consente di ottimizzare il processo gestionale e al contempo offre la possibilità di orientare i progetti di retrofit tecnologico-ambientale mediante un approccio di upscaling e downscaling dinamico grazie al carat-tere standardizzato dell’edilizia prefabbricata.