Con l’uscita della serie televisiva Westworld si conferma la crescente attenzione del mainstream per il concetto di performance come ricerca di un’identità alternativa. Se Schechner parlava dei performance studies come «a method of analysis, a way to understand the world as it is becoming, and a necessary tool for living» (2012) l’idea di analizzare luoghi in cui la performance può esistere come alternativa al mondo reale, per quanto “a tempo”, in un’esperienza a cui lo spettatore non solo assiste, ma a cui partecipa, possono aiutare a capire molto della realtà e della cultura in cui vengono costruiti. Basandosi sullo studio di Scott A. Lukas che osserva come «the theme park is a performance about and through people» (2008) si propone quindi una riflessione su come mai molti parchi a tema siano basati su pretesti letterari e prediligano per il visitatore/performer alcuni “episodi” narrativi piuttosto che altri. Trasformare l’espediente narrativo in materia esperibile, dal labirinto di Alice in Wonderland al caso di Jurassic Park, è parte del processo per cui la teoria di Lukas propone una lettura del parco stesso come testo, come accade anche nella paradossale dimensione di Westworld. Nella riflessione sulle storie e sui romanzi che ispirano questi luoghi, l’intervento si propone di indagare quanto la tematizzazione dello spazio metta in atto dei meccanismi performativi in cui il sé sperimenta i suoi limiti e le sue potenzialità, trasformandosi in una sorta di spettatore che vive un’esperienza “totale”, come la intendeva Artaud. Da una parte attraverso la trama di Westworld e le sue suggestioni si ragionerà su come individuare attraverso lo spazio “tematizzato” il carattere performativo dalla letteratura. Dall’altra anche attraverso il romanzo Down and Out in the Magic Kingdom di Cory Doctorow, il cui titolo si riferisce all’opera orwelliana Down and Out in Paris and London, si analizzeranno le caratteristiche del parco a tema come esperienza di realtà alternativa, ma costantemente in dialogo con la vita nello spazio urbano.

Il sogno cambia segno: il parco a tema come forma di storytelling e le nuove distopie disneyane / Natale, Aureliana. - (2017), pp. 65-82.

Il sogno cambia segno: il parco a tema come forma di storytelling e le nuove distopie disneyane

Aureliana Natale
2017

Abstract

Con l’uscita della serie televisiva Westworld si conferma la crescente attenzione del mainstream per il concetto di performance come ricerca di un’identità alternativa. Se Schechner parlava dei performance studies come «a method of analysis, a way to understand the world as it is becoming, and a necessary tool for living» (2012) l’idea di analizzare luoghi in cui la performance può esistere come alternativa al mondo reale, per quanto “a tempo”, in un’esperienza a cui lo spettatore non solo assiste, ma a cui partecipa, possono aiutare a capire molto della realtà e della cultura in cui vengono costruiti. Basandosi sullo studio di Scott A. Lukas che osserva come «the theme park is a performance about and through people» (2008) si propone quindi una riflessione su come mai molti parchi a tema siano basati su pretesti letterari e prediligano per il visitatore/performer alcuni “episodi” narrativi piuttosto che altri. Trasformare l’espediente narrativo in materia esperibile, dal labirinto di Alice in Wonderland al caso di Jurassic Park, è parte del processo per cui la teoria di Lukas propone una lettura del parco stesso come testo, come accade anche nella paradossale dimensione di Westworld. Nella riflessione sulle storie e sui romanzi che ispirano questi luoghi, l’intervento si propone di indagare quanto la tematizzazione dello spazio metta in atto dei meccanismi performativi in cui il sé sperimenta i suoi limiti e le sue potenzialità, trasformandosi in una sorta di spettatore che vive un’esperienza “totale”, come la intendeva Artaud. Da una parte attraverso la trama di Westworld e le sue suggestioni si ragionerà su come individuare attraverso lo spazio “tematizzato” il carattere performativo dalla letteratura. Dall’altra anche attraverso il romanzo Down and Out in the Magic Kingdom di Cory Doctorow, il cui titolo si riferisce all’opera orwelliana Down and Out in Paris and London, si analizzeranno le caratteristiche del parco a tema come esperienza di realtà alternativa, ma costantemente in dialogo con la vita nello spazio urbano.
2017
8860749395
Il sogno cambia segno: il parco a tema come forma di storytelling e le nuove distopie disneyane / Natale, Aureliana. - (2017), pp. 65-82.
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8) “Il sogno cambia segno il parco a tema come forma di storytelling e le nuove distopie disneyane” in Del Performativo Reti, corpi, narrazioni, Perugia, Morlacchi, 2017, pp.65-82 (ISBN 8860749395).pdf

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