La riflessione sul ruolo dell’ANAC nella disciplina dei contratti pubblici deve essere sviluppata in una prospettiva diacronica al fine di mettere in evidenza le diverse declinazioni dei poteri dell’Autorità effettuate dal legislatore nello spazio temporale di circa dieci anni, rivolgendo necessariamente l’indagine anche allo schema del nuovo codice dei contratti pubblici approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri in data 16 dicembre 2022. Il codice dei contratti pubblici, approvato in via preliminare in data 16.12.2022, riordina le competenze dell’ANAC e, in particolare, rafforza il potere sanzionatorio riferito, in particolare, alla corretta esecuzione dei contratti pubblici, al sistema di qualificazione degli esecutori dei contratti pubblici di lavori, alla qualificazione delle stazioni appaltanti; attribuisce in via esclusiva la titolarità della Banca dati nazionale dei contratti pubblici, con l’anagrafe unica delle stazioni appaltanti, compreso l’elenco dei soggetti aggregatori, nonché l’anagrafe degli operatori economici; supera le linee guida quale strumento flessibile di attuazione del codice, alimentando di nuova linfa la conformazione giudiziale dei contratti mediante l'affermazione del valore precettivo dei principi generali.
Relazione «Autorità nazionale anticorruzione e disciplina dei contratti pubblici» / Federico, Andrea. - (2023). (Intervento presentato al convegno Conformazione del contratto e Autorità indipendenti nel diritto italo-europeo tenutosi a Sapienza Università di Roma nel 12-13-14 gennaio 2023).
Relazione «Autorità nazionale anticorruzione e disciplina dei contratti pubblici»
Andrea Federico
2023
Abstract
La riflessione sul ruolo dell’ANAC nella disciplina dei contratti pubblici deve essere sviluppata in una prospettiva diacronica al fine di mettere in evidenza le diverse declinazioni dei poteri dell’Autorità effettuate dal legislatore nello spazio temporale di circa dieci anni, rivolgendo necessariamente l’indagine anche allo schema del nuovo codice dei contratti pubblici approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri in data 16 dicembre 2022. Il codice dei contratti pubblici, approvato in via preliminare in data 16.12.2022, riordina le competenze dell’ANAC e, in particolare, rafforza il potere sanzionatorio riferito, in particolare, alla corretta esecuzione dei contratti pubblici, al sistema di qualificazione degli esecutori dei contratti pubblici di lavori, alla qualificazione delle stazioni appaltanti; attribuisce in via esclusiva la titolarità della Banca dati nazionale dei contratti pubblici, con l’anagrafe unica delle stazioni appaltanti, compreso l’elenco dei soggetti aggregatori, nonché l’anagrafe degli operatori economici; supera le linee guida quale strumento flessibile di attuazione del codice, alimentando di nuova linfa la conformazione giudiziale dei contratti mediante l'affermazione del valore precettivo dei principi generali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.