L’interesse, l’uso, il commercio e il livello di capitalizzazione di mercato dei crypto-asset sono aumentati sempre più negli ultimi anni e le loro caratteristiche tecnologiche sono in rapida evoluzione. Di conseguenza, rappresentano una sfida per le amministrazioni fiscali e i decisori politici. Il fatto che manchi una normativa nazionale che disciplini compiutamente, in primis sul piano civilistico e poi sul piano fiscale, siffatti “fenomeni” e tutte le operazioni ad essi collegate, determina molta instabilità e incertezza per gli operatori che devono occuparsi delle attività correlate . Anche le sparute pronunce giurisprudenziali che si sono avvicendate nel tempo non hanno contribuito ad offrire le giuste coordinate entro le quali tracciare una possibile definizione di tali nuove realtà. In questo ambiguo scenario l’Amministrazione finanziaria, mediante lo strumento delle risposte ad interpello e delle istruzioni alla compilazione delle dichiarazioni dei redditi, ha ipotizzato una ricomposizione del “fenomeno” agganciandolo a fattispecie già esistenti e regolamentate ma, invero, non del tutto corrispondenti. Le più evidenti criticità derivanti dall’anzidetta prospettiva (indicata dall’Amministrazione finanziaria), scaturiscono proprio dalla applicazione, a dette manifestazioni della realtà virtuale, di normative disciplinanti situazioni sicuramente diverse, con ciò generandosi, peraltro, nuove sfide di compliance fiscale.
Dalla mancata positivizzazione della nozione di "crypto asset" ai tentativi qualificatori dell'Amministrazione Finanziaria. Il monitoraggio fiscale delle criptovalute / Strianese, Loredana. - 1:(2022), pp. 125-162.
Dalla mancata positivizzazione della nozione di "crypto asset" ai tentativi qualificatori dell'Amministrazione Finanziaria. Il monitoraggio fiscale delle criptovalute.
Loredana Strianese
2022
Abstract
L’interesse, l’uso, il commercio e il livello di capitalizzazione di mercato dei crypto-asset sono aumentati sempre più negli ultimi anni e le loro caratteristiche tecnologiche sono in rapida evoluzione. Di conseguenza, rappresentano una sfida per le amministrazioni fiscali e i decisori politici. Il fatto che manchi una normativa nazionale che disciplini compiutamente, in primis sul piano civilistico e poi sul piano fiscale, siffatti “fenomeni” e tutte le operazioni ad essi collegate, determina molta instabilità e incertezza per gli operatori che devono occuparsi delle attività correlate . Anche le sparute pronunce giurisprudenziali che si sono avvicendate nel tempo non hanno contribuito ad offrire le giuste coordinate entro le quali tracciare una possibile definizione di tali nuove realtà. In questo ambiguo scenario l’Amministrazione finanziaria, mediante lo strumento delle risposte ad interpello e delle istruzioni alla compilazione delle dichiarazioni dei redditi, ha ipotizzato una ricomposizione del “fenomeno” agganciandolo a fattispecie già esistenti e regolamentate ma, invero, non del tutto corrispondenti. Le più evidenti criticità derivanti dall’anzidetta prospettiva (indicata dall’Amministrazione finanziaria), scaturiscono proprio dalla applicazione, a dette manifestazioni della realtà virtuale, di normative disciplinanti situazioni sicuramente diverse, con ciò generandosi, peraltro, nuove sfide di compliance fiscale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.