iL paper esamina le attività intellettuali di un gruppo di esuli radicali che, dopo la sconfitta dei moti del 1820-23, si trasferì nel Nuovo Mondo. Attraverso la propria elaborazione teorica, essi contribuirono alla configurazione di una piattaforma politica destinata a caratterizzare l’evoluzione del primo liberalismo ottocentesco. Questi patrioti furono i principali artefici della costruzione di un ideale anti-borbonico, fondato sulla completa emancipazione delle repubbliche americane e la rottura di qualsiasi rapporto con la monarchia spagnola. Ad accomunarli, non fu solo il condiviso background ideologico, ma anche la progressiva convergenza verso questioni cruciali quali il federalismo, l’iniziativa privata in campo economico e la tutela dei diritti individuali. Tramite il confronto con le élite d’oltreoceano, infine, realizzarono avanzate riflessioni di carattere geopolitico, fino a formulare soluzioni confederative tra gli stati indipendenti del Nuovo Mondo con lo scopo di sovvertire gli equilibri mondiali. Nel complesso, la loro esperienza mette in luce la persistenza di strette connessioni tra Atlantico e Mediterraneo durante l’età delle rivoluzioni, evidenziando la dimensione transnazionale della cultura liberale del Trienio, nonché l’influenza del radicalismo sugli indirizzi del nascente repubblicanesimo globale
La ‘Santa Causa de la Libertad’. Anti-borbonismo, liberalismo radicale e geopolitica mondiale nell’esilio post-1820 / Bonvini, A. - (2019). (Intervento presentato al convegno 1820-21. Rivoluzione globale tenutosi a Università degli Studi Salerno, Università degli Studi di Napoli 'Federico II' nel 23-25. 10. 2019).
La ‘Santa Causa de la Libertad’. Anti-borbonismo, liberalismo radicale e geopolitica mondiale nell’esilio post-1820
BONVINI A
2019
Abstract
iL paper esamina le attività intellettuali di un gruppo di esuli radicali che, dopo la sconfitta dei moti del 1820-23, si trasferì nel Nuovo Mondo. Attraverso la propria elaborazione teorica, essi contribuirono alla configurazione di una piattaforma politica destinata a caratterizzare l’evoluzione del primo liberalismo ottocentesco. Questi patrioti furono i principali artefici della costruzione di un ideale anti-borbonico, fondato sulla completa emancipazione delle repubbliche americane e la rottura di qualsiasi rapporto con la monarchia spagnola. Ad accomunarli, non fu solo il condiviso background ideologico, ma anche la progressiva convergenza verso questioni cruciali quali il federalismo, l’iniziativa privata in campo economico e la tutela dei diritti individuali. Tramite il confronto con le élite d’oltreoceano, infine, realizzarono avanzate riflessioni di carattere geopolitico, fino a formulare soluzioni confederative tra gli stati indipendenti del Nuovo Mondo con lo scopo di sovvertire gli equilibri mondiali. Nel complesso, la loro esperienza mette in luce la persistenza di strette connessioni tra Atlantico e Mediterraneo durante l’età delle rivoluzioni, evidenziando la dimensione transnazionale della cultura liberale del Trienio, nonché l’influenza del radicalismo sugli indirizzi del nascente repubblicanesimo globaleFile | Dimensione | Formato | |
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