Nel porre in evidenza il contributo scientifico offerto da Giuseppe Vettori alle tematiche del danno non patrimoniale, il contributo ricostruisce, anche criticamente, i più recenti sviluppi giurisprudenziali che ruotano attorno all’elaborazione delle figure del danno biologico dinamico-relazionale, dei danni dinamico-relazionali non biologici e del danno morale. Ma l’interpretazione “costituzionalmente orientata” dell’art. 2059 c.c. si rivela inadeguata a fornire una rappresentazione coerente delle funzioni della responsabilità civile. Da qui la proposta, avvalorata da recenti adesioni dottrinali e giurisprudenziali, di qualificare il danno risarcibile sulla base delle diverse finalità svolte dalla responsabilità civile. Mentre per i danni civili, patrimoniali e non patrimoniali, da torto e da contratto, il risarcimento assume una funzione ora compensativa ora satisfattiva, per i danni “da reato”, soprattutto se dolosi, sia patrimoniali sia non patrimoniali, sia contrattuali sia extra-contrattuali, la riparazione assolve ad una funzione prevalentemente preventivo-punitiva, quale sanzione accessoria rispetto allo specifico reato di riferimento. Il contributo si conclude con l’individuazione dei parametri che l’interprete deve adottare nella valutazione e nella liquidazione di questa tipologia di danni.
IL DANNO "DA REATO". VERSO UNA NUOVA SISTEMATICA DEL DANNO RISARCIBILE / PROCIDA MIRABELLI DI LAURO, Antonino. - (2022), pp. 3435-3473.
IL DANNO "DA REATO". VERSO UNA NUOVA SISTEMATICA DEL DANNO RISARCIBILE
PROCIDA MIRABELLI DI LAURO, ANTONINO
2022
Abstract
Nel porre in evidenza il contributo scientifico offerto da Giuseppe Vettori alle tematiche del danno non patrimoniale, il contributo ricostruisce, anche criticamente, i più recenti sviluppi giurisprudenziali che ruotano attorno all’elaborazione delle figure del danno biologico dinamico-relazionale, dei danni dinamico-relazionali non biologici e del danno morale. Ma l’interpretazione “costituzionalmente orientata” dell’art. 2059 c.c. si rivela inadeguata a fornire una rappresentazione coerente delle funzioni della responsabilità civile. Da qui la proposta, avvalorata da recenti adesioni dottrinali e giurisprudenziali, di qualificare il danno risarcibile sulla base delle diverse finalità svolte dalla responsabilità civile. Mentre per i danni civili, patrimoniali e non patrimoniali, da torto e da contratto, il risarcimento assume una funzione ora compensativa ora satisfattiva, per i danni “da reato”, soprattutto se dolosi, sia patrimoniali sia non patrimoniali, sia contrattuali sia extra-contrattuali, la riparazione assolve ad una funzione prevalentemente preventivo-punitiva, quale sanzione accessoria rispetto allo specifico reato di riferimento. Il contributo si conclude con l’individuazione dei parametri che l’interprete deve adottare nella valutazione e nella liquidazione di questa tipologia di danni.File | Dimensione | Formato | |
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