Il sito archeologico di Cuma, fondato nella seconda metà dell'VIII secolo a.C., è una delle più importanti e antiche colonie greche del Mediterraneo occidentale. Divisa nella città alta e bassa, comprende una varietà di elementi come le mura greche della fine del V secolo a.C., i resti del Tempio di Apollo, il Tempio di Giove, la Cripta Romana, le terme e il Foro. Il sito archeologico è anche noto per l’Antro della Sibilla, uno degli oracoli più consultati del mondo antico. Le attività di digitalizzazione condotte su ampie aree del sito sono state definite in rapporto ai diversi obiettivi della ricerca, consistenti in: studio geometrico-formale delle strutture architettoniche della città con particolare riferimento ai contesti dell’Antro della Sibilla e della Cripta Romana; rilievo degli stati fessurativi delle cavità, mappatura e analisi geomeccanica del duomo di lava del versante ovest del sito; sviluppo di un progetto di allestimento per la comunicazione dei risultati delle ricerche archeologiche ivi condotte negli ultimi anni. La ricerca ha quindi richiesto una dettagliata pianificazione delle attività di rilievo sul campo e di elaborazione dei dati, fortemente connesse all’approccio interdisciplinare dato al progetto e alla complessità degli obiettivi preposti. I modelli prodotti sono stati gestiti all’interno di un unico spazio digitale georeferenziato, a cui è stata associata una piattaforma GIS per la catalogazione e condivisione dei dati. The Cumae Archaeological site, founded in the second half of the 8th century B.C., is one of the most important ancient, western Mediterranean, Greek colonies. Divided into an upper and a lower city, it includes a variety of elements like the Greek walls of the late fifth century B.C., the remains of the Temple of Apollo, the Temple of Jupiter, the Cripta Romana, the thermal baths and the Forum. The archaeological site is also known for the Cave of the Sibyl, one of the most consulted oracles of the ancient world. The digitization activities carried out on large areas of the site were defined in relation to the various research objectives, consisting of: geometric-formal study of the architectural structures of the city with particular reference to the contexts of the Cave of the Sibyl and the Cripta Romana; survey of the cracks in the cavities, mapping and geo-mechanical analysis of the lava dome on the west side of the site; development of a project for the communication of the results of archaeological research conducted there in recent years. The research has therefore required a detailed planning of field survey and data processing activities, strongly related to the interdisciplinary approach given to the project and to the complexity of the objectives set. The produced models were managed within a single georeferenced digital space, to which a GIS platform was associated for cataloging and sharing data.

Cuma. Declinazioni del digitale / Repola, Leopoldo. - Visioni e visualità. Testimoniare Comunicare Sperimentare:(2022), pp. 1835-1852. [10.3280/oa-832-cl18]

Cuma. Declinazioni del digitale

Repola Leopoldo
2022

Abstract

Il sito archeologico di Cuma, fondato nella seconda metà dell'VIII secolo a.C., è una delle più importanti e antiche colonie greche del Mediterraneo occidentale. Divisa nella città alta e bassa, comprende una varietà di elementi come le mura greche della fine del V secolo a.C., i resti del Tempio di Apollo, il Tempio di Giove, la Cripta Romana, le terme e il Foro. Il sito archeologico è anche noto per l’Antro della Sibilla, uno degli oracoli più consultati del mondo antico. Le attività di digitalizzazione condotte su ampie aree del sito sono state definite in rapporto ai diversi obiettivi della ricerca, consistenti in: studio geometrico-formale delle strutture architettoniche della città con particolare riferimento ai contesti dell’Antro della Sibilla e della Cripta Romana; rilievo degli stati fessurativi delle cavità, mappatura e analisi geomeccanica del duomo di lava del versante ovest del sito; sviluppo di un progetto di allestimento per la comunicazione dei risultati delle ricerche archeologiche ivi condotte negli ultimi anni. La ricerca ha quindi richiesto una dettagliata pianificazione delle attività di rilievo sul campo e di elaborazione dei dati, fortemente connesse all’approccio interdisciplinare dato al progetto e alla complessità degli obiettivi preposti. I modelli prodotti sono stati gestiti all’interno di un unico spazio digitale georeferenziato, a cui è stata associata una piattaforma GIS per la catalogazione e condivisione dei dati. The Cumae Archaeological site, founded in the second half of the 8th century B.C., is one of the most important ancient, western Mediterranean, Greek colonies. Divided into an upper and a lower city, it includes a variety of elements like the Greek walls of the late fifth century B.C., the remains of the Temple of Apollo, the Temple of Jupiter, the Cripta Romana, the thermal baths and the Forum. The archaeological site is also known for the Cave of the Sibyl, one of the most consulted oracles of the ancient world. The digitization activities carried out on large areas of the site were defined in relation to the various research objectives, consisting of: geometric-formal study of the architectural structures of the city with particular reference to the contexts of the Cave of the Sibyl and the Cripta Romana; survey of the cracks in the cavities, mapping and geo-mechanical analysis of the lava dome on the west side of the site; development of a project for the communication of the results of archaeological research conducted there in recent years. The research has therefore required a detailed planning of field survey and data processing activities, strongly related to the interdisciplinary approach given to the project and to the complexity of the objectives set. The produced models were managed within a single georeferenced digital space, to which a GIS platform was associated for cataloging and sharing data.
2022
9788835141938
Cuma. Declinazioni del digitale / Repola, Leopoldo. - Visioni e visualità. Testimoniare Comunicare Sperimentare:(2022), pp. 1835-1852. [10.3280/oa-832-cl18]
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