L’infanzia e l’adolescenza non sono la fase della vita in cui si pongono le basi per la cristallizzazione o viceversa per il loro contrasto non solo sul piano economico ma anche a livello dello sviluppo delle capacità e della percezione di sé e delle proprie possibilità. Proprio perché l’infanzia e in generale la fase della crescita sono così importanti per la strutturazione delle disuguaglianze, contrastarle fin dai primi anni di vita è essenziale dal punto di vista della giustizia sociale e della democrazia. Ciò comporta che le risorse che incontra un bambino non possono essere lasciate solo alle possibilità e capacità genitoriali. Devono essere integrate dall’accesso a beni pubblici. A questo riguardo permangono molti aspetti critici. Gli investimenti strutturali richiedono spese di personale e spese di gestione. Anche se si raggiungesse in pieno l’obiettivo del 33% di copertura degli asili nido in modo omogeneo sul territorio restano problemi di mancanza di personale (occorrono circa 40mila educatori qualificati in più) e di copertura di costi di gestione (un bambino al nido costa circa 8mila euro l’anno).
Povertà minorile: perché non bastano gli asili nido / Morlicchio, Enrica. - (2022). (Intervento presentato al convegno Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: sfide e opportunità per un welfare del futuro tenutosi a Consiglio Nazionale delle Ricerche, Piazzale Aldo Moro, Roma nel 13 maggio 2022).
Povertà minorile: perché non bastano gli asili nido
Enrica, MorlicchioPrimo
2022
Abstract
L’infanzia e l’adolescenza non sono la fase della vita in cui si pongono le basi per la cristallizzazione o viceversa per il loro contrasto non solo sul piano economico ma anche a livello dello sviluppo delle capacità e della percezione di sé e delle proprie possibilità. Proprio perché l’infanzia e in generale la fase della crescita sono così importanti per la strutturazione delle disuguaglianze, contrastarle fin dai primi anni di vita è essenziale dal punto di vista della giustizia sociale e della democrazia. Ciò comporta che le risorse che incontra un bambino non possono essere lasciate solo alle possibilità e capacità genitoriali. Devono essere integrate dall’accesso a beni pubblici. A questo riguardo permangono molti aspetti critici. Gli investimenti strutturali richiedono spese di personale e spese di gestione. Anche se si raggiungesse in pieno l’obiettivo del 33% di copertura degli asili nido in modo omogeneo sul territorio restano problemi di mancanza di personale (occorrono circa 40mila educatori qualificati in più) e di copertura di costi di gestione (un bambino al nido costa circa 8mila euro l’anno).File | Dimensione | Formato | |
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