Le teorie della transizione energetica tendono a concentrarsi sui mutamenti tecnologici che portano i sistemi energetici ad essere sempre più alimentati da fonti rinnovabili, indagando come i contesti istituzionali su più livelli incidano sulle chance che le nuove tecnologie hanno di affermarsi e le vecchie di difendersi rispetto ai cambiamenti. In questo dibattito la dimensione socio-organizzativa della transizione rimane in ombra, non si indagano in modo esplicito, cioè, come si generino resistenze e innovazioni dentro contesti e con quali forme sociali produzione e consumo di energia si ristrutturino. Il contributo riflette sul tema della transizione energetica concentrandosi sulle dimensioni istituzionali, relazionali e territoriali. Inquadriamo dunque la questione della transizione energetica a partire dalle dimensioni politico-istituzionale e territoriale. L’obiettivo è indagare la diffusione dei modelli organizzativi della transizione prendendo in considerazione due casi, il teleriscaldamento e l’eolico. Si tratta di casi poco comparabili dal punto di vista tecnico, ma che trovano analogie dal punto di vista dei modelli socio-organizzativi. Per lo studio si adotta la Multi-Level Perspective (MLP), approccio dominante in questi tipi di analisi, integrata con l’analisi relazionale e con lo sguardo territoriale. Con questo armamentario teorico si ricostruisce la diffusione del teleriscaldamento e dell’eolico in Italia. Dalla descrizione emergerono modelli di diffusione che assumono connotazioni diverse sia dal punto di vista della transizione tecnologica che da quello del cambiamento socio-organizzativo. L’analisi ci porta a individuare diversi modelli relazionali tra gli attori che compongo le reti socio-tecniche.
Istituzioni e politiche per la transizione energetica fra locale e globale / Carrosio, Giovanni; Scotti, Ivano. - (2018), pp. 251-267.
Istituzioni e politiche per la transizione energetica fra locale e globale
Ivano Scotti
2018
Abstract
Le teorie della transizione energetica tendono a concentrarsi sui mutamenti tecnologici che portano i sistemi energetici ad essere sempre più alimentati da fonti rinnovabili, indagando come i contesti istituzionali su più livelli incidano sulle chance che le nuove tecnologie hanno di affermarsi e le vecchie di difendersi rispetto ai cambiamenti. In questo dibattito la dimensione socio-organizzativa della transizione rimane in ombra, non si indagano in modo esplicito, cioè, come si generino resistenze e innovazioni dentro contesti e con quali forme sociali produzione e consumo di energia si ristrutturino. Il contributo riflette sul tema della transizione energetica concentrandosi sulle dimensioni istituzionali, relazionali e territoriali. Inquadriamo dunque la questione della transizione energetica a partire dalle dimensioni politico-istituzionale e territoriale. L’obiettivo è indagare la diffusione dei modelli organizzativi della transizione prendendo in considerazione due casi, il teleriscaldamento e l’eolico. Si tratta di casi poco comparabili dal punto di vista tecnico, ma che trovano analogie dal punto di vista dei modelli socio-organizzativi. Per lo studio si adotta la Multi-Level Perspective (MLP), approccio dominante in questi tipi di analisi, integrata con l’analisi relazionale e con lo sguardo territoriale. Con questo armamentario teorico si ricostruisce la diffusione del teleriscaldamento e dell’eolico in Italia. Dalla descrizione emergerono modelli di diffusione che assumono connotazioni diverse sia dal punto di vista della transizione tecnologica che da quello del cambiamento socio-organizzativo. L’analisi ci porta a individuare diversi modelli relazionali tra gli attori che compongo le reti socio-tecniche.File | Dimensione | Formato | |
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