Negli ultimi anni, in Polonia e l’Ungheria sono emerse una serie di deviazioni dallo Stato di diritto difficilmente giustificabili. L’unanimità necessaria per l’imposizione delle relative sanzioni ex art. 7 TUE ha costituito un ostacolo insormontabile per il suo utilizzo effettivo. L’inefficacia della clausola di sospensione ha richiesto perciò il ripensamento del sistema di tutela dei valori fondanti dell’Unione. Tra le soluzioni alternative di tutela prese in considerazione, l’utilizzo della procedura di infrazione è risultata finora quella maggiormente efficace. In particolare, la Commissione e la Corte hanno utilizzato la procedura ex art. 258 TFUE per contrastare le riforme del sistema giudiziario polacco che sono apparse in totale contrasto con i principi dell’indipendenza e dell’inamovibilità dei giudici. La nuova giurisprudenza a tutela dello Stato di diritto ha messo in luce potenzialità applicative dell’art. 19 TUE fino a questo momento inesplorate, sebbene tale operazione interpretativa abbia dimostrato di poter proteggere soltanto uno dei principi (l’indipendenza della magistratura) alla base di uno solo dei valori (lo Stato di diritto). Partendo da queste considerazioni, verrà inoltre analizzato il Regolamento UE 2020/2092 che ha introdotto un regime di condizionalità nella gestione dei fondi europei, per rafforzare la tutela dello stato di diritto nell’Unione.
La violazione sistemica dello Stato di diritto in Polonia ed Ungheria / Circolo, Andrea. - (2022). (Intervento presentato al convegno Dove portano i sovranismi? I rapporti tra Ungheria, Polonia e Unione europea tenutosi a Eventi PA Formez (online) nel 21 aprile 2022).
La violazione sistemica dello Stato di diritto in Polonia ed Ungheria
circolo
2022
Abstract
Negli ultimi anni, in Polonia e l’Ungheria sono emerse una serie di deviazioni dallo Stato di diritto difficilmente giustificabili. L’unanimità necessaria per l’imposizione delle relative sanzioni ex art. 7 TUE ha costituito un ostacolo insormontabile per il suo utilizzo effettivo. L’inefficacia della clausola di sospensione ha richiesto perciò il ripensamento del sistema di tutela dei valori fondanti dell’Unione. Tra le soluzioni alternative di tutela prese in considerazione, l’utilizzo della procedura di infrazione è risultata finora quella maggiormente efficace. In particolare, la Commissione e la Corte hanno utilizzato la procedura ex art. 258 TFUE per contrastare le riforme del sistema giudiziario polacco che sono apparse in totale contrasto con i principi dell’indipendenza e dell’inamovibilità dei giudici. La nuova giurisprudenza a tutela dello Stato di diritto ha messo in luce potenzialità applicative dell’art. 19 TUE fino a questo momento inesplorate, sebbene tale operazione interpretativa abbia dimostrato di poter proteggere soltanto uno dei principi (l’indipendenza della magistratura) alla base di uno solo dei valori (lo Stato di diritto). Partendo da queste considerazioni, verrà inoltre analizzato il Regolamento UE 2020/2092 che ha introdotto un regime di condizionalità nella gestione dei fondi europei, per rafforzare la tutela dello stato di diritto nell’Unione.File | Dimensione | Formato | |
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