Il compito affidato al gruppo di ricerca non è stato finalizzato genericamente a uno studio sulla semplificazione, ma, in relazione alle differenti modalità attuative dell’istituto, è stata delegata un’indagine in merito alla possibilità di individuare due aree di intervento, ossia prevedere proposte di riduzione degli oneri in capo al privato e, nella declinazione più radicale, rinvenire ipotesi per le quali sia possibile surrogare il provvedimento espresso dell’amministrazione con un atto del privato. Tra gli obiettivi del progetto si deduce la necessità di verificare la correttezza del binomio complessità normativa-amministrativa Il percorso di ricerca si è sviluppato attraverso diverse fasi, nella prospettiva finale di un innalzamento complessivo della consapevolezza degli obiettivi da cogliere e prima ancora dei problemi, normativi, organizzativi, di mentalità, che ne hanno sinora impedito il conseguimento. In merito agli aspetti suscettibili di essere sottoposti a procedure di semplificazione, i margini di azione appaiono limitati per diverse ragioni, tra le quali un’importanza centrale è rappresentata dalla necessità di coordinare le disposizioni regionali (per evitare il rischio di violazioni) con le disposizioni di matrice nazionale e euro-unitaria . Rilevante è l’incidenza dei vincoli di spesa imposti, che non consentono alcun margine di azione, se non limitatamente alla semplificazione dei percorsi procedimentali e documentali (il riferimento è operato, tra l’altro, ai procedimenti diretti all’assegnazione e al riconoscimento di contributi e pagamenti). Inoltre, in alcuni ambiti specifici, la legislazione particolarmente pervasiva, poiché schierata in difesa di interessi sensibili o particolari non è suscettibile di operazioni di semplificazione a livello regionale. I procedimenti che, in presenza di standardizzazione delle procedure, possono essere liberalizzati, sottoposti al mero obbligo di comunicazione, hanno un impatto limitato, in relazione ai generali obiettivi di semplificazione fissati dalla Legge Regionale. A titolo di esempio, si fa riferimento ai procedimenti relativi al coordinamento delle attività di più fondazioni, o relativi alla declaratoria di estinzione delle stesse (persone giuridiche private), di cui è titolare la DG Politiche Culturali e Turismo, che potrebbero essere sottoposte a un regime di mera comunicazione.
Liberalizzare, semplificare, dialogare. Dall’amministrazione come ostacolo all’amministrazione come alleata / DE MAIO, Gabriella; Liguori, Fiorenzo; Brigante, Vinicio; Tuccillo, Silvia. - (2021), pp. 101-120.
Liberalizzare, semplificare, dialogare. Dall’amministrazione come ostacolo all’amministrazione come alleata
gabriella de maio
;fiorenzo liguori
;vinicio brigante
;silvia tuccillo
2021
Abstract
Il compito affidato al gruppo di ricerca non è stato finalizzato genericamente a uno studio sulla semplificazione, ma, in relazione alle differenti modalità attuative dell’istituto, è stata delegata un’indagine in merito alla possibilità di individuare due aree di intervento, ossia prevedere proposte di riduzione degli oneri in capo al privato e, nella declinazione più radicale, rinvenire ipotesi per le quali sia possibile surrogare il provvedimento espresso dell’amministrazione con un atto del privato. Tra gli obiettivi del progetto si deduce la necessità di verificare la correttezza del binomio complessità normativa-amministrativa Il percorso di ricerca si è sviluppato attraverso diverse fasi, nella prospettiva finale di un innalzamento complessivo della consapevolezza degli obiettivi da cogliere e prima ancora dei problemi, normativi, organizzativi, di mentalità, che ne hanno sinora impedito il conseguimento. In merito agli aspetti suscettibili di essere sottoposti a procedure di semplificazione, i margini di azione appaiono limitati per diverse ragioni, tra le quali un’importanza centrale è rappresentata dalla necessità di coordinare le disposizioni regionali (per evitare il rischio di violazioni) con le disposizioni di matrice nazionale e euro-unitaria . Rilevante è l’incidenza dei vincoli di spesa imposti, che non consentono alcun margine di azione, se non limitatamente alla semplificazione dei percorsi procedimentali e documentali (il riferimento è operato, tra l’altro, ai procedimenti diretti all’assegnazione e al riconoscimento di contributi e pagamenti). Inoltre, in alcuni ambiti specifici, la legislazione particolarmente pervasiva, poiché schierata in difesa di interessi sensibili o particolari non è suscettibile di operazioni di semplificazione a livello regionale. I procedimenti che, in presenza di standardizzazione delle procedure, possono essere liberalizzati, sottoposti al mero obbligo di comunicazione, hanno un impatto limitato, in relazione ai generali obiettivi di semplificazione fissati dalla Legge Regionale. A titolo di esempio, si fa riferimento ai procedimenti relativi al coordinamento delle attività di più fondazioni, o relativi alla declaratoria di estinzione delle stesse (persone giuridiche private), di cui è titolare la DG Politiche Culturali e Turismo, che potrebbero essere sottoposte a un regime di mera comunicazione.File | Dimensione | Formato | |
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