Nella presente riflessione si tenterà di sottolineare come la produzione di immaginario ponga in rilievo la dialettica tra le catastrofi della Storia e l’esistenza comune laddove le narrazioni si intrecciano alla vita politica della società. La trasformazione dei traumi in universi metaforici dovrebbe essere finalizzata alla sostituzione di paradigmi culturali obsoleti sulla base del recupero di essenze arcaiche, rifunzionalizzate in una prospettiva di ordine pragmatico, nel rispetto di un inaggirabile sistema valoriale nonché nel calcolo razionale degli effetti sortiti dalle azioni umane. Una delle più rilevanti funzioni attuali del patrimonio immaginativo è quella di impedire l’insinuarsi nel tempo pandemico di un pensiero diabolico, inteso anche in senso etimologico, vale a dire manicheo, dualista, divisivo, scissionista, favorendo invece il profilarsi di un orizzonte simbolico, che recuperi il proprio significato antico. Una dimensione, dunque, intesa nella sua accezione comune, ma soprattutto capace di riconciliare le antitesi e demolire la costruzione di categorie svalorizzate da quella ritenuta essere la norma, la quale sempre rispecchia gli interessi dell’identità socioculturale dominante, rendendo particolarmente attuale, nel rischioso e disastrato presente, l’implicazione reciproca tra sfera comunitaria e protezione immunitaria.

Immaginario e pandemia tra concetti originari e dimensioni del possibile / DE FEO, Linda. - (2021), pp. 265-277.

Immaginario e pandemia tra concetti originari e dimensioni del possibile

Linda De Feo
2021

Abstract

Nella presente riflessione si tenterà di sottolineare come la produzione di immaginario ponga in rilievo la dialettica tra le catastrofi della Storia e l’esistenza comune laddove le narrazioni si intrecciano alla vita politica della società. La trasformazione dei traumi in universi metaforici dovrebbe essere finalizzata alla sostituzione di paradigmi culturali obsoleti sulla base del recupero di essenze arcaiche, rifunzionalizzate in una prospettiva di ordine pragmatico, nel rispetto di un inaggirabile sistema valoriale nonché nel calcolo razionale degli effetti sortiti dalle azioni umane. Una delle più rilevanti funzioni attuali del patrimonio immaginativo è quella di impedire l’insinuarsi nel tempo pandemico di un pensiero diabolico, inteso anche in senso etimologico, vale a dire manicheo, dualista, divisivo, scissionista, favorendo invece il profilarsi di un orizzonte simbolico, che recuperi il proprio significato antico. Una dimensione, dunque, intesa nella sua accezione comune, ma soprattutto capace di riconciliare le antitesi e demolire la costruzione di categorie svalorizzate da quella ritenuta essere la norma, la quale sempre rispecchia gli interessi dell’identità socioculturale dominante, rendendo particolarmente attuale, nel rischioso e disastrato presente, l’implicazione reciproca tra sfera comunitaria e protezione immunitaria.
2021
978-88-31383-21-9
Immaginario e pandemia tra concetti originari e dimensioni del possibile / DE FEO, Linda. - (2021), pp. 265-277.
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