Le drammatiche emergenze pandemiche degli ultimi mesi ci hanno traghettato in una nuova dimensione topologica, una nuova condizione dell’abitare lo spazio e le relazioni tra individui che ha investito i rapporti di prossimità, spingendoli in una dimensione oscillatoria che permette di essere paradossalmente vicini e lontani allo stesso tempo. Il rapporto oscillatorio tra vicinanza e lontananza che si è venuto a creare nella percezione dello spazio fisico e relazionale spinge a ragionare su come si possa abitare la distanza, ovvero abitare in una forma ibrida in cui vicino e lontano non solo si avvicendano, ma spesso si sovrappongono. Siamo di fronte ad un ibrido che è fatto di prossimità e distanza. A partire da questo scenario, il contributo prova, sinteticamente, ad offrire spunti per la trattazione critica di alcuni temi che la pandemia ha fatto emergere con stridente evidenza: come stanno cambiando il rapporto tra segni e significati in relazione allo spazio relazionale e fisico dell’architettura e della città; come sta cambiando la didattica finalizzata all’insegnamento della costruzione dello spazio dell’abitare in relazione al cambiamento dei paradigmi del linguaggio.

Abitare la distanza / Giammetti, Mariateresa. - (2020), pp. 115-118. (Intervento presentato al convegno DESIGN RESEARCH LANGUAGES. Architectural design as research product and possible communication tools. tenutosi a Roma nel Novembre 2020).

Abitare la distanza

Mariateresa Giammetti
2020

Abstract

Le drammatiche emergenze pandemiche degli ultimi mesi ci hanno traghettato in una nuova dimensione topologica, una nuova condizione dell’abitare lo spazio e le relazioni tra individui che ha investito i rapporti di prossimità, spingendoli in una dimensione oscillatoria che permette di essere paradossalmente vicini e lontani allo stesso tempo. Il rapporto oscillatorio tra vicinanza e lontananza che si è venuto a creare nella percezione dello spazio fisico e relazionale spinge a ragionare su come si possa abitare la distanza, ovvero abitare in una forma ibrida in cui vicino e lontano non solo si avvicendano, ma spesso si sovrappongono. Siamo di fronte ad un ibrido che è fatto di prossimità e distanza. A partire da questo scenario, il contributo prova, sinteticamente, ad offrire spunti per la trattazione critica di alcuni temi che la pandemia ha fatto emergere con stridente evidenza: come stanno cambiando il rapporto tra segni e significati in relazione allo spazio relazionale e fisico dell’architettura e della città; come sta cambiando la didattica finalizzata all’insegnamento della costruzione dello spazio dell’abitare in relazione al cambiamento dei paradigmi del linguaggio.
2020
979-12-80379-00-9
Abitare la distanza / Giammetti, Mariateresa. - (2020), pp. 115-118. (Intervento presentato al convegno DESIGN RESEARCH LANGUAGES. Architectural design as research product and possible communication tools. tenutosi a Roma nel Novembre 2020).
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