Che ne è delle mafie? In queste settimane di lockdown, la domanda è comparsa più volte sulle pagine dei quotidiani italiani così come negli studi televisivi. La risposta è stata corale e pressoché unanime: le mafie hanno tutto da guadagnare dalla crisi sanitaria in corso e da quella economica che si prospetta. La posizione è stata chiaramente espressa da giornalisti e scrittori molto noti (come Roberto Saviano) e da importanti magistrati (come Nicola Gratteri, Federico Cafiero De Raho e Giuseppe Pignatone); da quelle persone, in altri termini, che contribuiscono a dar forma all’immagine pubblica delle mafie. Gli argomenti a favore di questa tesi sono principalmente due. La prima suona più o meno così: grazie alla loro spropositata liquidità, le mafie potrebbero prestare un soccorso interessato alle imprese in difficoltà, primo passo per poi sottrarle agli attuali proprietari. Il secondo argomento può essere sintetizzato con lo slogan “dove non arriva lo Stato, arriva la mafia”. Ci riferiamo a quelle situazioni di grave disagio economico in cui sono finite, specie in alcune aree del Mezzogiorno, molte famiglie già fragili, rese ora del tutto inermi dalla crisi. È a queste famiglie che - senza la pesantezza, la lentezza e la disattenzione della burocrazia statale – le mafie darebbero un aiuto materiale concreto (buste di spesa), ottenendo in cambio riconoscimento e reputazione. La discussione qui sinteticamente richiamata ha il merito di porre l’attenzione su un problema senz’altro esistente e col quale il nostro Paese dovrà confrontarsi seriamente una volta uscito da questa fase emergenziale. Per contribuire a questo dibattito, riteniamo tuttavia utile allargare il campo dell’analisi, introducendo alcuni argomenti solitamente lasciati in ombra nella discussione pubblica. Le mafie, infatti, sono spesso rappresentate come entità sempre vincenti e comunque egemoni, ricche e veloci, capaci di anticipare le tendenze del mercato e pronte a trarre profitto da qualunque situazione. Una rappresentazione siffatta non tiene però conto di almeno due aspetti che invece è necessario considerare se si vuole giungere a una rappresentazione più articolata e realistica del fenomeno.

Se nemmeno il Covid ferma le mafie / Brancaccio, Luciano; Mete, Vittorio. - In: IL MULINO. - ISSN 1973-8145. - (2020).

Se nemmeno il Covid ferma le mafie

Luciano Brancaccio;
2020

Abstract

Che ne è delle mafie? In queste settimane di lockdown, la domanda è comparsa più volte sulle pagine dei quotidiani italiani così come negli studi televisivi. La risposta è stata corale e pressoché unanime: le mafie hanno tutto da guadagnare dalla crisi sanitaria in corso e da quella economica che si prospetta. La posizione è stata chiaramente espressa da giornalisti e scrittori molto noti (come Roberto Saviano) e da importanti magistrati (come Nicola Gratteri, Federico Cafiero De Raho e Giuseppe Pignatone); da quelle persone, in altri termini, che contribuiscono a dar forma all’immagine pubblica delle mafie. Gli argomenti a favore di questa tesi sono principalmente due. La prima suona più o meno così: grazie alla loro spropositata liquidità, le mafie potrebbero prestare un soccorso interessato alle imprese in difficoltà, primo passo per poi sottrarle agli attuali proprietari. Il secondo argomento può essere sintetizzato con lo slogan “dove non arriva lo Stato, arriva la mafia”. Ci riferiamo a quelle situazioni di grave disagio economico in cui sono finite, specie in alcune aree del Mezzogiorno, molte famiglie già fragili, rese ora del tutto inermi dalla crisi. È a queste famiglie che - senza la pesantezza, la lentezza e la disattenzione della burocrazia statale – le mafie darebbero un aiuto materiale concreto (buste di spesa), ottenendo in cambio riconoscimento e reputazione. La discussione qui sinteticamente richiamata ha il merito di porre l’attenzione su un problema senz’altro esistente e col quale il nostro Paese dovrà confrontarsi seriamente una volta uscito da questa fase emergenziale. Per contribuire a questo dibattito, riteniamo tuttavia utile allargare il campo dell’analisi, introducendo alcuni argomenti solitamente lasciati in ombra nella discussione pubblica. Le mafie, infatti, sono spesso rappresentate come entità sempre vincenti e comunque egemoni, ricche e veloci, capaci di anticipare le tendenze del mercato e pronte a trarre profitto da qualunque situazione. Una rappresentazione siffatta non tiene però conto di almeno due aspetti che invece è necessario considerare se si vuole giungere a una rappresentazione più articolata e realistica del fenomeno.
2020
Se nemmeno il Covid ferma le mafie / Brancaccio, Luciano; Mete, Vittorio. - In: IL MULINO. - ISSN 1973-8145. - (2020).
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