Il contributo presenta una piccola ricerca condotta nell’ambito di una tesi di laurea sul tema estremamente contemporaneo della interoperabilità tra modelli HBIM, relativi a manufatti del patrimonio storico, e software derivanti dal gaming, per la loro interrogazione e fruizione. Attraverso l’attuazione di un protocollo che scandisce le attività progressive dalla raccolta dati alla fruizione degli stessi, testato sul campione di studio del complesso di Sant’Antonio a Nocera, l’indagine ha validato l’interoperabilità tra i programmi di authoring BIM più accreditati (Autodesk Revit) e il game engine Unreal, oggi il più potente del settore. L’interesse dello studio è enucleato nella volontà di dare risposta a tre domande basilari: 1. Quali sono, nella grande quantità e varietà di informazioni che sottendono a un patrimonio storico stratificato, le potenziali risorse da raccogliere e disseminare, in funzione degli obiettivi? 2. In che modo strutturare le informazioni in accordo alle necessità? 3. Perché il connubio tra i sistemi indagati costituisce una risorsa nel processo di conoscenza, analisi e comunicazione del patrimonio?
L’interoperabilità tra software BIM e gaming. Una sperimentazione aperta per l’architettura storica / Cera, Valeria. - (2021), pp. 2181-2198. [10.3280/oa-693.122]
L’interoperabilità tra software BIM e gaming. Una sperimentazione aperta per l’architettura storica
Valeria Cera
Primo
2021
Abstract
Il contributo presenta una piccola ricerca condotta nell’ambito di una tesi di laurea sul tema estremamente contemporaneo della interoperabilità tra modelli HBIM, relativi a manufatti del patrimonio storico, e software derivanti dal gaming, per la loro interrogazione e fruizione. Attraverso l’attuazione di un protocollo che scandisce le attività progressive dalla raccolta dati alla fruizione degli stessi, testato sul campione di studio del complesso di Sant’Antonio a Nocera, l’indagine ha validato l’interoperabilità tra i programmi di authoring BIM più accreditati (Autodesk Revit) e il game engine Unreal, oggi il più potente del settore. L’interesse dello studio è enucleato nella volontà di dare risposta a tre domande basilari: 1. Quali sono, nella grande quantità e varietà di informazioni che sottendono a un patrimonio storico stratificato, le potenziali risorse da raccogliere e disseminare, in funzione degli obiettivi? 2. In che modo strutturare le informazioni in accordo alle necessità? 3. Perché il connubio tra i sistemi indagati costituisce una risorsa nel processo di conoscenza, analisi e comunicazione del patrimonio?File | Dimensione | Formato | |
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