Nell’ambito del progetto “Masgaba. Una carta archeologica per l’isola di Capri”, promosso e finanziato dai Comuni di Capri e Anacapri, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, curato dall’Associazione “Apragopolis” e dal CNR ISPC è stato organizzato il convegno “Archeologie borboniche. La ricerca sull’antico a Capri e nelle province di Napoli e Terra di Lavoro”. L’interesse comunemente e costantemente rivolto alle città vesuviane di Pompei, Ercolano e Stabia, scaturito dalle nuove scoperte a partire dal 1738 nel sottosuolo di campagna dei piccoli paesi vesuviani, ha comportato una minore attenzione verso siti di grande valore storico quali appunto in primis Capri, la cui “scoperta” archeologica, segnata dallo scritto di Giuseppe Maria Secondo, era una conseguenza diretta del boom che questa materia stava subendo. Eppure Capri, sede imperiale per oltre un decennio del turbolento Tiberio e ancor prima luogo di diletto del più mite Augusto, fu oggetto di scavi sempre più intensi ma praticamente sconosciuti. Allo stesso modo la città di Napoli, capitale del regno, o Pozzuoli svelavano le loro antichità.

Prima del Regno napoleonico: il tour degli architetti e la Campania archeologica / Mangone, Fabio. - (2021), pp. 65-76.

Prima del Regno napoleonico: il tour degli architetti e la Campania archeologica

Fabio Mangone
2021

Abstract

Nell’ambito del progetto “Masgaba. Una carta archeologica per l’isola di Capri”, promosso e finanziato dai Comuni di Capri e Anacapri, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, curato dall’Associazione “Apragopolis” e dal CNR ISPC è stato organizzato il convegno “Archeologie borboniche. La ricerca sull’antico a Capri e nelle province di Napoli e Terra di Lavoro”. L’interesse comunemente e costantemente rivolto alle città vesuviane di Pompei, Ercolano e Stabia, scaturito dalle nuove scoperte a partire dal 1738 nel sottosuolo di campagna dei piccoli paesi vesuviani, ha comportato una minore attenzione verso siti di grande valore storico quali appunto in primis Capri, la cui “scoperta” archeologica, segnata dallo scritto di Giuseppe Maria Secondo, era una conseguenza diretta del boom che questa materia stava subendo. Eppure Capri, sede imperiale per oltre un decennio del turbolento Tiberio e ancor prima luogo di diletto del più mite Augusto, fu oggetto di scavi sempre più intensi ma praticamente sconosciuti. Allo stesso modo la città di Napoli, capitale del regno, o Pozzuoli svelavano le loro antichità.
2021
9788854911246
Prima del Regno napoleonico: il tour degli architetti e la Campania archeologica / Mangone, Fabio. - (2021), pp. 65-76.
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