Sommario 1. L’ora della leggibilità; 2. Mondo moderno e età moderna; 3. Il punto di Archimede e la ragione introspettiva; 4. La critica della ragione politica; 5. Esperienze della politica: lo spirito rivoluzionario. Abstract Il seminario Ragione, critica, politica: paradigmi del moderno in Hannah Arendt è organizzato in cinque riflessioni: nella prima si riassume il quadro critico più recente in cui inserire la lettura arendtiana della modernità, articolata in distinti paradigmi; qui si discute anche la tesi di una “riluttante” o, per meglio dire, “riottosa modernità” di Arendt, chiarendo tuttavia come il suo atteggiamento non si determini come la riproposizione di una “superiorità degli antichi sui moderni”. Nella seconda, con riferimento soprattutto alla Vita activa, si fa luce sulla distinzione tra “mondo moderno” ed “età moderna” e si dimostra come la critica della modernità arendtiana si svolga come un’analisi storica dell’età moderna. Stabilite queste coordinate, il terzo momento della riflessione mette in evidenza alcune caratteristiche dell’atteggiamento critico di Arendt nei confronti della modernità: partendo dalla diagnosi delle due grandi alienazioni moderne (la fuga dal mondo e la fuga dalla terra), la pensatrice richiama la nostra attenzione sulle fondamentali movenze di pensiero moderne che hanno portato all’imposizione di una “ragione introspettiva” e della considerazione della realtà ridotta a “processo”. Il quarto momento analizza invece l’esistenza di un altro paradigma arendtiano del moderno: ponendo la riflessione di Arendt sotto il segno di una critica alla metafisica e alla sua filosofia politica, qui si fa riferimento alla ripresa di Kant, in modo particolare della sua teoria del giudizio riflettente, che viene a delinearsi in Arendt come una concreta proposta di pensiero post-metafisico, anche in reazione al thoughtlessness, alla “mancanza di pensiero” nel mondo contemporaneo da lei denunciata a diversi livelli. La conclusione, nell’ultima riflessione, è affidata alla centralità occupata dalla politica nel pensiero arendtiano e in modo particolare si fa cenno alla sua lettura dei paradigmi rivoluzionari moderni affidata al libro On Revolution e ad un saggio su Rosa Luxemburg.

Ragione, critica, politica: paradigmi del moderno in Hannah Arendt / Peluso, R. - (2021).

Ragione, critica, politica: paradigmi del moderno in Hannah Arendt

Peluso, R
2021

Abstract

Sommario 1. L’ora della leggibilità; 2. Mondo moderno e età moderna; 3. Il punto di Archimede e la ragione introspettiva; 4. La critica della ragione politica; 5. Esperienze della politica: lo spirito rivoluzionario. Abstract Il seminario Ragione, critica, politica: paradigmi del moderno in Hannah Arendt è organizzato in cinque riflessioni: nella prima si riassume il quadro critico più recente in cui inserire la lettura arendtiana della modernità, articolata in distinti paradigmi; qui si discute anche la tesi di una “riluttante” o, per meglio dire, “riottosa modernità” di Arendt, chiarendo tuttavia come il suo atteggiamento non si determini come la riproposizione di una “superiorità degli antichi sui moderni”. Nella seconda, con riferimento soprattutto alla Vita activa, si fa luce sulla distinzione tra “mondo moderno” ed “età moderna” e si dimostra come la critica della modernità arendtiana si svolga come un’analisi storica dell’età moderna. Stabilite queste coordinate, il terzo momento della riflessione mette in evidenza alcune caratteristiche dell’atteggiamento critico di Arendt nei confronti della modernità: partendo dalla diagnosi delle due grandi alienazioni moderne (la fuga dal mondo e la fuga dalla terra), la pensatrice richiama la nostra attenzione sulle fondamentali movenze di pensiero moderne che hanno portato all’imposizione di una “ragione introspettiva” e della considerazione della realtà ridotta a “processo”. Il quarto momento analizza invece l’esistenza di un altro paradigma arendtiano del moderno: ponendo la riflessione di Arendt sotto il segno di una critica alla metafisica e alla sua filosofia politica, qui si fa riferimento alla ripresa di Kant, in modo particolare della sua teoria del giudizio riflettente, che viene a delinearsi in Arendt come una concreta proposta di pensiero post-metafisico, anche in reazione al thoughtlessness, alla “mancanza di pensiero” nel mondo contemporaneo da lei denunciata a diversi livelli. La conclusione, nell’ultima riflessione, è affidata alla centralità occupata dalla politica nel pensiero arendtiano e in modo particolare si fa cenno alla sua lettura dei paradigmi rivoluzionari moderni affidata al libro On Revolution e ad un saggio su Rosa Luxemburg.
2021
Ragione, critica, politica: paradigmi del moderno in Hannah Arendt / Peluso, R. - (2021).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/862809
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