Valutazione comparativa delle prestazioni meccaniche di malte confezionate con inerti da riciclo

La scarsità di risorse naturali e la crescente produzione di rifiuti sono problematiche di interesse scientifico rispetto alle quali il settore edilizio è tra le attività antropiche più impattanti. L’industria degli aggregati, in particolare, componente più utilizzato nelle costruzioni dopo l’acqua, consuma notevoli quantità di risorse naturali e di energia nelle fasi di estrazione e di preparazione all’utilizzo. Negli ultimi anni, quindi, la ricerca ha verificato la possibilità di sostituire gli aggregati naturali con elementi di scarto di lavorazioni industriali, processi demolitivi e costruttivi. Numerosi studi hanno misurato le proprietà fisiche e meccaniche di calcestruzzi confezionati con materiali da riciclo polimerici, ceramici e ferrosi. È stato osservato, tuttavia, che l’uso di inerti leggeri riduce di molto le prestazioni meccaniche del conglomerato limitandone l’impiego nei calcestruzzi. Le malte, al contrario, offrono margini di utilizzo più ampi poiché i requisiti strutturali fissati dalla normativa sono inferiori. L’obiettivo del presente lavoro di ricerca è stato, dunque, quello di confrontare le prestazioni esibite da malte confezionate con aggregati di diversa natura, provenienti da lavorazioni edili, e di verificarne, inoltre, l’utilizzabilità in malte da muratura e/o da intonaco. Sono state misurate e comparate, allo scopo, le proprietà fisiche e meccaniche di due gruppi di malte distinti sia per tipo di legante (cemento e calce idraulica) che per tipo e percentuale di aggregato riciclato (XPS, residui ceramici e calcestruzzo aerato autoclavato). I risultati hanno evidenziato che la densità dell’aggregato incide notevolmente sulle proprietà fisiche e sulle prestazioni meccaniche del conglomerato, discriminandone il campo di impiego ed escludendo, per alcune miscele, la possibilità di utilizzo come malta da muratura. Tutte le formulazioni eccetto una, invece, hanno soddisfatto i requisiti meccanici previsti da normativa per le malte da intonaco.