Il paesaggio dei Campi Flegrei ritorna nell’arte e nella letteratura di ogni tempo in modi mutevoli, dove l’Antico, la Natura e la Storia tratteggiano una polisemia estranea a consolidati cliché e non sempre adeguatamente valorizzata dalla storiografia. Nel corso del tempo, anche quando quella straordinaria immagine di coste, crateri vulcanici e sublimi rovine scarnite dal tempo e dal mare sembrava aver impresso un palinsesto definitivo di ricorrenti topoi, testi e immagini dirottavano invece la narrazione dei luoghi verso un’incessante deformazione della realtà, lasciando affiorare un ambiguo traslato di allusioni e simboli. Che si attinga alla memoria letteraria di Orazio e Virgilio, o si ritraggano vulcani, acropoli e rotonde termali, storie e luoghi appaiono come trasfigurati spingendo la narrazione degli oggetti e dei luoghi ben oltre l’effettiva consistenza: sguardi deformanti che, superando il visibile, raggiungono la dimensione mentale di luoghi talmente celebrati dalla cultura di ogni epoca da trasformarsi in metafore.

I Campi Flegrei e la polisemia del paesaggio / DI LIELLO, Salvatore. - In: CASALEZZA. - ISSN 2612-3533. - 7:(2021), pp. 18-21.

I Campi Flegrei e la polisemia del paesaggio.

Salvatore Di Liello
2021

Abstract

Il paesaggio dei Campi Flegrei ritorna nell’arte e nella letteratura di ogni tempo in modi mutevoli, dove l’Antico, la Natura e la Storia tratteggiano una polisemia estranea a consolidati cliché e non sempre adeguatamente valorizzata dalla storiografia. Nel corso del tempo, anche quando quella straordinaria immagine di coste, crateri vulcanici e sublimi rovine scarnite dal tempo e dal mare sembrava aver impresso un palinsesto definitivo di ricorrenti topoi, testi e immagini dirottavano invece la narrazione dei luoghi verso un’incessante deformazione della realtà, lasciando affiorare un ambiguo traslato di allusioni e simboli. Che si attinga alla memoria letteraria di Orazio e Virgilio, o si ritraggano vulcani, acropoli e rotonde termali, storie e luoghi appaiono come trasfigurati spingendo la narrazione degli oggetti e dei luoghi ben oltre l’effettiva consistenza: sguardi deformanti che, superando il visibile, raggiungono la dimensione mentale di luoghi talmente celebrati dalla cultura di ogni epoca da trasformarsi in metafore.
2021
I Campi Flegrei e la polisemia del paesaggio / DI LIELLO, Salvatore. - In: CASALEZZA. - ISSN 2612-3533. - 7:(2021), pp. 18-21.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
CASALEZZA07_S.D.L._C. F. La polisemia del paesaggio.pdf

solo utenti autorizzati

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Accesso privato/ristretto
Dimensione 1.35 MB
Formato Adobe PDF
1.35 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/854487
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact