L’incontro sarà preceduto dai saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prof. Matteo Lorito, del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici della medesima Università, prof. Andrea Mazzucchi, dalla Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale, prof.ssa Carmen Reale, e dalla Presidente della Commissione scientifica dell’Edizione Nazionale dei testi della Storiografia Umanistica, prof.ssa Gabriella Albanese, che ne curerà anche l’introduzione ed il coordinamento. Alla Tavola rotonda parteciperanno i professori Giancarlo Abbamonte (Università degli Studi di Napoli Federico II), Fulvio Delle Donne (Università degli Studi della Basilicata), Bruno Figliuolo (Università degli Studi di Udine), Isabella Lazzarini (Università degli Studi del Molise) e Paolo Pontari (Università di Pisa), che discuteranno della recente edizione critica del De bello Neapolitano del Pontano, a cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono e Francesco Senatore (SISMEL – Edizioni del Galluzzo, Firenze, 2019), apparsa sotto gli auspici dell’Edizione Nazionale dei testi della Storiografia Umanistica. Saranno altresì presenti i curatori dell’edizione ed un delegato dell’editore. Il De bello Neapolitano di Giovanni Pontano restò incompiuto alla sua morte, nel settembre del 1503. Incentrata sulla guerra di successione sostenuta da Ferrante d’Aragona contro Giovanni d’Angiò ed i baroni ribelli del Regno, l’opera s’inserisce nella produzione storiografica che fiorì alla corte della Napoli aragonese nel Quattrocento e che è stata di recente restituita al suo statuto ideologico e letterario. Oggetto di grande interesse per il suo valore documentario e storico-politico, oltre che per quello stilistico e letterario, essa è stata al centro di numerosi studi di varia matrice, non solo in virtù dei rapporti ideologici che la legano alla teoresi contemporanea sulla scrittura storica, ma soprattutto per il suo essere stata liberamente concepita da un intellettuale che rivestì un ruolo politico di rilievo nell’Italia del XV secolo e poté accedere a quelle documentazioni cancelleresche che ne sostanziano il metodo storiografico e la rendono moderna. «Il De bello Neapolitano – dichiarano i curatori dell’edizione critica – ci è stato tramandato nella copia di lavoro autografa del ms. Palat. Vindob. 3413 dell’Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, che funse da originale di stampa per l’editio princeps dell’opera, curata da Pietro Summonte ed uscita a Napoli, per i tipi di Sigismondo Mayr, nel maggio del 1509. Condotta sulla base dell’analisi dell’unica testimonianza autografa superstite dell’opera, la presente edizione si avvale del confronto con altre fonti letterarie e documentarie coeve sia per stabilirne un testo critico in linea coi moderni principi della filologia umanistica, sia per fornire i sussidi necessari ad illuminarne il tessuto compositivo ed a contestualizzarne la narrazione; ma si prefigge anche lo scopo di ricostruirne, fin dove possibile, la stratigrafia compositiva, con particolare attenzione ai ripensamenti di lingua e di stile, nonché ai rapporti con le possibili fonti antiche e moderne, letterarie e documentarie».

Il De bello Neapolitano di Giovanni Gioviano Pontano. Ecdotica di un monumento della storiografia umanistica / Germano, Giuseppe. - (2021).

Il De bello Neapolitano di Giovanni Gioviano Pontano. Ecdotica di un monumento della storiografia umanistica

Giuseppe Germano
2021

Abstract

L’incontro sarà preceduto dai saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prof. Matteo Lorito, del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici della medesima Università, prof. Andrea Mazzucchi, dalla Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale, prof.ssa Carmen Reale, e dalla Presidente della Commissione scientifica dell’Edizione Nazionale dei testi della Storiografia Umanistica, prof.ssa Gabriella Albanese, che ne curerà anche l’introduzione ed il coordinamento. Alla Tavola rotonda parteciperanno i professori Giancarlo Abbamonte (Università degli Studi di Napoli Federico II), Fulvio Delle Donne (Università degli Studi della Basilicata), Bruno Figliuolo (Università degli Studi di Udine), Isabella Lazzarini (Università degli Studi del Molise) e Paolo Pontari (Università di Pisa), che discuteranno della recente edizione critica del De bello Neapolitano del Pontano, a cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono e Francesco Senatore (SISMEL – Edizioni del Galluzzo, Firenze, 2019), apparsa sotto gli auspici dell’Edizione Nazionale dei testi della Storiografia Umanistica. Saranno altresì presenti i curatori dell’edizione ed un delegato dell’editore. Il De bello Neapolitano di Giovanni Pontano restò incompiuto alla sua morte, nel settembre del 1503. Incentrata sulla guerra di successione sostenuta da Ferrante d’Aragona contro Giovanni d’Angiò ed i baroni ribelli del Regno, l’opera s’inserisce nella produzione storiografica che fiorì alla corte della Napoli aragonese nel Quattrocento e che è stata di recente restituita al suo statuto ideologico e letterario. Oggetto di grande interesse per il suo valore documentario e storico-politico, oltre che per quello stilistico e letterario, essa è stata al centro di numerosi studi di varia matrice, non solo in virtù dei rapporti ideologici che la legano alla teoresi contemporanea sulla scrittura storica, ma soprattutto per il suo essere stata liberamente concepita da un intellettuale che rivestì un ruolo politico di rilievo nell’Italia del XV secolo e poté accedere a quelle documentazioni cancelleresche che ne sostanziano il metodo storiografico e la rendono moderna. «Il De bello Neapolitano – dichiarano i curatori dell’edizione critica – ci è stato tramandato nella copia di lavoro autografa del ms. Palat. Vindob. 3413 dell’Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, che funse da originale di stampa per l’editio princeps dell’opera, curata da Pietro Summonte ed uscita a Napoli, per i tipi di Sigismondo Mayr, nel maggio del 1509. Condotta sulla base dell’analisi dell’unica testimonianza autografa superstite dell’opera, la presente edizione si avvale del confronto con altre fonti letterarie e documentarie coeve sia per stabilirne un testo critico in linea coi moderni principi della filologia umanistica, sia per fornire i sussidi necessari ad illuminarne il tessuto compositivo ed a contestualizzarne la narrazione; ma si prefigge anche lo scopo di ricostruirne, fin dove possibile, la stratigrafia compositiva, con particolare attenzione ai ripensamenti di lingua e di stile, nonché ai rapporti con le possibili fonti antiche e moderne, letterarie e documentarie».
2021
Il De bello Neapolitano di Giovanni Gioviano Pontano. Ecdotica di un monumento della storiografia umanistica / Germano, Giuseppe. - (2021).
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