Muovendo dalla teoria raffigurativa della proposizione esposta da Wittgenstein nel Tractatus, il saggio prova a interrogarsi su ciò che è richiesto dall’apertura di uno spazio figurativo. La classificazione peirceana della tipologia di segni costituisce il movimento successivo della riflessione, che porta alla luce un’analoga domanda intorno alla natura dell’icona, alla condizione di possibilità della raffigurazione iconica, e a ciò che in essa rimane per dir così in sospeso.. L’esperienza fenomenologica della noia viene infine indicata come il luogo del rilevamento di una sostnziale indecisione dell’immagine, che precede il suo funzionamento “codificato” come immagine.
Immagine / Adinolfi, Massimo. - (2021), pp. 68-79.
Immagine
Adinolfi Massimo
2021
Abstract
Muovendo dalla teoria raffigurativa della proposizione esposta da Wittgenstein nel Tractatus, il saggio prova a interrogarsi su ciò che è richiesto dall’apertura di uno spazio figurativo. La classificazione peirceana della tipologia di segni costituisce il movimento successivo della riflessione, che porta alla luce un’analoga domanda intorno alla natura dell’icona, alla condizione di possibilità della raffigurazione iconica, e a ciò che in essa rimane per dir così in sospeso.. L’esperienza fenomenologica della noia viene infine indicata come il luogo del rilevamento di una sostnziale indecisione dell’immagine, che precede il suo funzionamento “codificato” come immagine.File | Dimensione | Formato | |
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