Il volume propone una prima ricognizione delle riflessioni e degli esiti delle esperienze di didattica e ricerca condotte dal 2017 ad oggi dal “Laboratorio del Cammino” (LdC), rete inter-universitaria di ricercatori provenienti da sette università italiane che esplorano il senso e il contributo del camminare nei processi di lettura e progetto di città e territori contemporanei. Nei diversi capitoli si approfondiscono genealogie, significati e radici disciplinari del cammino quale modalità per mettere a fuoco ciò che accade nei territori, soprattutto in quelli attraversati da vulnerabilità e marginalità, e si enunciano alcune ragioni per cui oggi vale la pena praticare il camminare nella ricerca e nell’insegnamento dell’urbanistica. Attraverso la costruzione di un dispositivo transdisciplinare di ricerca pedagogica volto a sperimentare sensibilità fenomenologiche, esperienziali e corporee, il LdC ha sperimentato l’utilità dell’osservazione dal basso nell’analizzare la condizione urbana e territoriale contemporanea, e ha dimostrato come la pratica del cammino sia in grado di dare linfa a progetti di didattica e ricerca che stabiliscono un rapporto di forte prossimità con i materiali e gli abitanti del territorio.
Mappare, Narrare, Errare. Pratiche ecologiche e inclusive nei cammini a Napoli / DEL GIUDICE, Gaetana. - (2020), pp. 157-168.
Mappare, Narrare, Errare. Pratiche ecologiche e inclusive nei cammini a Napoli
Gaetana Del Giudice
Primo
2020
Abstract
Il volume propone una prima ricognizione delle riflessioni e degli esiti delle esperienze di didattica e ricerca condotte dal 2017 ad oggi dal “Laboratorio del Cammino” (LdC), rete inter-universitaria di ricercatori provenienti da sette università italiane che esplorano il senso e il contributo del camminare nei processi di lettura e progetto di città e territori contemporanei. Nei diversi capitoli si approfondiscono genealogie, significati e radici disciplinari del cammino quale modalità per mettere a fuoco ciò che accade nei territori, soprattutto in quelli attraversati da vulnerabilità e marginalità, e si enunciano alcune ragioni per cui oggi vale la pena praticare il camminare nella ricerca e nell’insegnamento dell’urbanistica. Attraverso la costruzione di un dispositivo transdisciplinare di ricerca pedagogica volto a sperimentare sensibilità fenomenologiche, esperienziali e corporee, il LdC ha sperimentato l’utilità dell’osservazione dal basso nell’analizzare la condizione urbana e territoriale contemporanea, e ha dimostrato come la pratica del cammino sia in grado di dare linfa a progetti di didattica e ricerca che stabiliscono un rapporto di forte prossimità con i materiali e gli abitanti del territorio.File | Dimensione | Formato | |
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