Che cos’è la sovranità? Mai come in questi anni questo concetto è stato al centro del dibattito politico e culturale. Ci sono però vari modi di declinare questo «potere originario e indipendente da ogni altro potere». Georges Bataille, per esempio, ci ha offerto settant’anni fa un’interpretazione della sovranità che può essere davvero interessante far reagire sull’oggi. Una sovranità che «ha poco a che vedere con quella degli Stati» e che si configura innanzitutto come «aspetto opposto, nella vita umana, a quello servile o subordinato». Indicando così soprattutto uno spazio di esperienza – giacché per il filosofo francese l’esperienza è la «sola autorità, il solo valore» – in cui la vita si prova. Non insomma l’esercizio di un potere che asservisce e vincola, che compete e resta chiuso in sé, ma la liberazione, l’uscita fuori di sé, la «distruzione dell’abitudine ad avere uno scopo», aprendosi al piacere della propria consumazione. Questo saggio intende proprio andare a vedere come Bataille fa apparire questa «tutt’altra sovranità» nelle diverse forme dell’esistere umano: nell’infanzia, nella giovinezza, nelle figure della «minorità» che la letteratura e l’arte, nel loro confronto con il male e la crudeltà, ci hanno saputo presentare.

Una tutt’altra sovranità. Rileggendo “La sovranità” di Georges Bataille / Papparo, FELICE CIRO. - In: ATQUE. - ISSN 1120-9364. - 1:Sui volti dell'autorità, 26-27 n.s, 2020(2020), pp. 93-124.

Una tutt’altra sovranità. Rileggendo “La sovranità” di Georges Bataille

Felice Ciro Papparo
2020

Abstract

Che cos’è la sovranità? Mai come in questi anni questo concetto è stato al centro del dibattito politico e culturale. Ci sono però vari modi di declinare questo «potere originario e indipendente da ogni altro potere». Georges Bataille, per esempio, ci ha offerto settant’anni fa un’interpretazione della sovranità che può essere davvero interessante far reagire sull’oggi. Una sovranità che «ha poco a che vedere con quella degli Stati» e che si configura innanzitutto come «aspetto opposto, nella vita umana, a quello servile o subordinato». Indicando così soprattutto uno spazio di esperienza – giacché per il filosofo francese l’esperienza è la «sola autorità, il solo valore» – in cui la vita si prova. Non insomma l’esercizio di un potere che asservisce e vincola, che compete e resta chiuso in sé, ma la liberazione, l’uscita fuori di sé, la «distruzione dell’abitudine ad avere uno scopo», aprendosi al piacere della propria consumazione. Questo saggio intende proprio andare a vedere come Bataille fa apparire questa «tutt’altra sovranità» nelle diverse forme dell’esistere umano: nell’infanzia, nella giovinezza, nelle figure della «minorità» che la letteratura e l’arte, nel loro confronto con il male e la crudeltà, ci hanno saputo presentare.
2020
Una tutt’altra sovranità. Rileggendo “La sovranità” di Georges Bataille / Papparo, FELICE CIRO. - In: ATQUE. - ISSN 1120-9364. - 1:Sui volti dell'autorità, 26-27 n.s, 2020(2020), pp. 93-124.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
atque_26-27ns_4.pdf

accesso aperto

Descrizione: articolo in rivista
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 221.61 kB
Formato Adobe PDF
221.61 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/850378
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact